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Plautus Festival – Asinaria

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Bottega del Teatro Franco Mescolini presenta
Giorgio Marchesi in
ASINARIA di Tito Maccio Plauto
traduzione e adattamento di Pierluigi Palla

con (in o.a.)
Barbara Abbondanza, Lorenzo Branchetti, Michele Di Giacomo, Camillo Grassi, Alessandro Pieri, Gabriela Praticò, Daniele Romuladi

e la partecipazione degli allievi della Bottega del Teatro Franco Mescolini:
Mattia Bartoletti Stella, Sofia Brigliadori, Laura Caminati, Sara Forlivesi, Maria Giovanna Pasini, Irene Zanchini

Scene: Francesca Mescolini, Maurizio Pieri
Costumi: Francesca Mescolini, Davide Zanotti
Luci: Alberto Bartolini
Grafica: Caterina Sartini
Organizzazione generale: Annalia Bianchi, Giorgia Ricci
Regia: Gigi Palla

Personaggi e interpreti
Cleereta: Barbara Abbondanza
Diavolo: Giorgio Marchesi
Libano: Michele Di Giacomo
Demeneto: Daniele Romualdi
Leonida: Lorenzo Branchetti
Parassito: Camillo Grassi
Artemona: Gabriella Praticò
Mercante:Alessandro Pieri
Fregnadora: Sara Forlivesi
Argirippo: Mattia Bartoletti Stella
Coro: Sofia Brigliadori, Laura Caminati, Maria Giovanna Pasini, Irene Zanchini

Trama
Il giovane Argirippo è innamorato della prostituta Fregnadora e vorrebbe tenerla tutta per sé. Non avendo i soldi per farlo, viene aiutato dal padre Demeneto, a condizione che questi gli ceda una notte d’amore con la ragazza. Ma tra i pretendenti della bella c’è anche Diavolo, che ha promesso di versare a Cleereta, tenutaria del bordello e madre della ragazza contesa, la somma necessaria per ottenere gli stessi duraturi favori.

Note di regia
Asinaria non è certo una delle commedie più rappresentate e più rappresentative di Plauto, eppure, oltre ad essere un congegno teatrale agile e originale, ha anche una sua spiccata attualità nel riproporre un tema universale come il rapporto tra vecchi e giovani. In questa commedia l’oggetto del contendere tra le due parti è certo intrigante, rappresentato com’è dai favori, sentimentali ma soprattutto sessuali di una giovane prostituta, amante da riscattare e rendere libera. In questo allestimento, che vuole essere un omaggio alla messa in scena del 1999 presentata nell’ambito della prima edizione del progetto Casa Europa, il confronto generazionale sarà dunque il motore dei meccanismi comici che la commedia offre e che cercheremo di proporre in modo corale, come corale è l’impostazione dello spettacolo proposto. Non è un caso che si è previsto di riproporre, come nello spettacolo del 1999, la presenza di un coro, allora composto dai mercatores di un forum, oggi dalle meretrices di un lupanaris, vero cuore pulsante dell’azione scenica, intorno al quale orbitano tutti i personaggi della commedia. Un coro di meretrices che commenta, contrappunta e accompagna le traversie dei personaggi protagonisti, e che alluderà nei modi e nelle espressioni alla realtà delle case chiuse dell’Italia del Ventennio, cui anche diversi contributi musicali faranno riferimento. Una commedia dal carattere notturno di cui si è cercato di esaltare l’aspetto clandestino delle trame, dei sotterfugi, delle malizie e delle simulazioni.
Gigi Palla

 

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Spettacolo)

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Plautus Festival, Sarsina, 23/07/2017
Le foto del backstage sono visibili QUI.

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 1

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 1

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 2

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 2

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 3

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 3

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 4

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 4

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 5

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 5

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 6

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 6

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 7

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 7

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 8

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 8

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 9

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 9

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 10

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 10

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 11

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 11

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 12

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 12

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 13

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 13

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 14

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 14

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 15

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Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 16

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Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 17

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 17

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 18

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 18

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 19

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Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 20

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 20

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 21

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 21

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 22

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Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 23

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 23

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 24

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 24

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 25

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 25

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 26

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 26

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 27

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Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 28

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 28

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 29

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 29

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 30

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 30

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 31

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 31

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 32

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 32

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 33

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 33

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 34

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 34

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 35

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 35

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 36

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 36

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 37

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 37

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 38

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 38

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 39

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 39

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 40

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 40

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 41

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Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 42

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 42

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 43

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, foto 43

Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique di Parigi
presenta in PRIMA MONDIALE
Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi in

MILES GLORIOSUS
di Tito Maccio Plauto

Con Anna Cappellari, Veluna Cauli, Jacopo Costantini, Cosette Dubois, Mauro Eusti, Jason Ribes e alcuni degli allievi della Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique di Parigi

Maschere realizzate da Anna Cappellari
Strutture scenografiche realizzate da Gabriele Bosi
Aiuto regista Natalie Stadelmann (Svizzera)
Regia di Ivan Bacciocchi

Personaggi e interpreti:
Sceledro: Ivan Bacciocchi
Milfidippa: Camillo Grassi
Palestrione: Jacopo Costantini
Periplectomeno: Camillo Grassi
Acroteleuzia: Anna Cappellari
Pirgopolinice: Mauro Eusti
Filocomasia: Veluna Cauli
Pleusicle: Jason Ribes (Francia)
Artrotogo: Yannick Barnole (Francia)
Nocchiero (personaggio mascherato)
: Cosette Dubois (Guatemala)
Coro: Takahiro Narumi (Giappone), Yannick Barnole (Francia), Juan Fernandez (Cile), Iryna Labetskaïa (Russia), Clotilde Pradere (Francia), Paola Olarte (Colombia), Anna Cappellari, Veluna Cauli, Jason Ribes (Francia), Cosette Dubois (Guatemala)

Trama
Il Miles Gloriosus è la commedia di Plauto più lunga a noi giunta. La trama è ricca e articolata e ruota intorno a un soldato vanesio e fanfarone, Pirgopolinice. Il soldato rapisce, portandola con sé a Efeso, una giovane cortigiana, Filocomasia, amante di Pleusicle, lontano da Atene in quel momento.
Il furbo schiavo del giovane, Palestrione, si mette sulle tracce di Pirgopolinice. Dopo una serie di disavventure, lo schiavo riesce a raggiungere il soldato e a far chiamare il suo padrone. I due sono ospiti del vecchio Periplectomeno, vicino di casa del soldato. Palestrione escogita un piano per salvare Filocomasia, facendo credere a Pirgopolinice che la ricca moglie di Periplectomeno sia innamorata di lui. Ulteriore beffa è quella ordita da Palestrione nei confronti dello schiavo del soldato, Sceledro. Sceledro, infatti, vede Filocomasia e Pleusicle baciarsi, e Palestrione, per evitare che Pirgopolinice lo scopra, fa credere all’altro schiavo che il giovane non sta baciando Filocomasia, ma la sorella gemella.
Quello del doppio è un espediente molto utilizzato nelle commedie latine, soprattutto da Plauto.

Introduzione alla messa in scena
Formati all’arte del Mimo alla Scuola Internazionale di Mimo Corporeo Drammatico di Parigi, un gruppo di dieci mimi, di diversa nazionalità, accompagnati in scena da un gruppo di attori italiani, si confronteranno con uno dei classici della Commedia Latina: “Miles Gloriosus” di Plauto.
Questo incrocio fra culture teatrali di diversa provenienza, vuole essere una proposta originale che vuole mettere in relazione fra di loro coreografia, gioco mascherato e teatro classico.
L’intento è quello di proporre una lettura originale di un classico della drammaturgia antica.
Attraverso una serie di “quadri”, lo spettatore è trasportato, da una rissa di strada, all’intimità del gioco amoroso, per ritrovarsi poi nel quotidiano di una piazza e di un banchetto, fino all’assurda poesia di una casa che parla.
La messa in scena di Ivan Bacciocchi lascia ampio spazio al teatro visuale riuscendo così a far coesistere Mimo e Teatro Classico.

Note di regia
Il mimo non è un arte narrativa, è fatto di presenze e di azioni che vogliono evocare i diversi momenti di uno sviluppo drammatico, proponendone una lettura evocativa, poetica e metaforica.
Allo spettatore viene così lasciata la possibilità di dar vita al suo mondo immaginario.
Il nostro soldato fanfarone si fregia di battaglie che non ha mai combattuto e si vanta di conquiste femminili che non ha mai fatto. Il suo solo talento è la parola, che usa per narrare le sue incredibili e favolose avventure, trasformandosi così in un comico, grottesco ed innocuo eroe di fanfaronate.
Con lui c’è la certezza di ridere, potendo così sfuggire, anche solo per una sera, alla noia e ai problemi del quotidiano.
Ma allora, perché tutti complottano contro di lui? La sua vanità che ci fa tanto ridere non è forse un po’ anche la nostra?
– Ivan Bacciocchi

Lo spettacolo “Miles Gloriosus” segna il debutto di Ivan Bacciocchi al Plautus Festival.
Nato a Sarsina (Italia), la Città di Plauto, nel 1955, Ivan Bacciocchi riceve una formazione d’attore al Teatro Laboratorio di Cesena, diretto da Franco Mescolini.
Successivamente frequenta la scuola di Mimo Corporeo Drammatico di Etienne Decroux, padre fondatore del Mimo moderno, ed è invitato dal Maestro a partecipare alle classi di ricerca, dove lo assiste nel suo lavoro.
Al Théâtre de l’Ange Fou, compagnia e scuola diretta da Steve Wasson e Corinne Soum, partecipa per otto anni alla formazione degli allievi della stessa scuola e alla creazione di numerosi spettacoli nei quali interpreta i ruoli principali.
Ha insegnato in diverse scuole di Mimo, fra le quali, per dieci anni, all’Ecole Internationale de Mimodrame di Marcel Marceau.
Nel 1988, apre il proprio Centro di Formazione che diventerà l’Atelier de Belleville, Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique, del quale assume la direzione pedagogica ed artistica.
Con la sua Compagnia, denominata Compagnie Commedia, ha firmato diverse regie, fra le quali quelle degli spettacoli “Pierino e il Lupo” di Prokofiev e “Barbablu – Copia Conforme”, che sono state poi protagoniste di una lunga tourné in Francia e all’estero.
Piu recentemente al Théâtre du Mouvement, diretto per Claire Heggen e Yves Marc, ha partecipato alla creazione di diversi spettacoli tra i quali “Blanc sous le masque”, “Faut-il croire le mime sur Parole” (500 repliche in Francia e all’estero) e, in ultimo, “Je pense donc ça se voit”.
Quale Maestro di Mimo Corporeo Drammatico, Ivan Bacciocchi ha insegnato all’Università Paris 8, all’Ecole du Samovar, all’Ecole National de Cirque de Chatellerault e al Conservatoire d’Art Dramatique de Cambrai.
Interviene tutt’ora con lezioni, dimostrazioni e conferenze al Musée du Louvre, al Grand Palais e al Musée d’Orsay, al Centre National du Théâtre di Parigi, a Bruxelles e al Centro di Promozione Teatrale “La Soffita” dell’Università di Bologna.

In precedenza Camillo Grassi ha calcato le scene del Plautus Festival nel:
1998: Asinaria di Tito Maccio Plauto. La partecipazione di Camillo Grassi al Laboratorio Teatrale del Plautus festival 1998, segna il suo debutto sulle scene teatrali;
2006: Gastone di Petrolini;
2009: Elettra di Euripide;
2010: Omaggio a Plauto da Tito Maccio Plauto;
2012: Farse Plautine da Tito Maccio Plauto;
2013: Aulularia di Tito Maccio Plauto.

 

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage)

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Plautus Festival, Sarsina, 23/07/2017
Le foto dello spettacolo sono visibili QUI.

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 1

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 1

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 2

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 2

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 3

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 3

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 4

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 4

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 5

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 5

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 6

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 6

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 7

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 7

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 8

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 8

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 9

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 9

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 10

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 10

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 11

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 11

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 12

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 12

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 13

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 13

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 14

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 14

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 15

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Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 16

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Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 17

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Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 18

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 18

 

Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique di Parigi
presenta in PRIMA MONDIALE
Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi in

MILES GLORIOSUS
di Tito Maccio Plauto

Con Anna CappellariVeluna Cauli,  Jacopo Costantini,  Cosette DuboisMauro Eusti,  Jason Ribes e alcuni degli allievi della Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique di Parigi

Maschere realizzate da Anna Cappellari
Strutture scenografiche realizzate da Gabriele Bosi
Aiuto regista Natalie Stadelmann (Svizzera)
Regia di Ivan Bacciocchi

Personaggi e interpreti:
Sceledro: Ivan Bacciocchi
Milfidippa: Camillo Grassi
Palestrione: Jacopo Costantini
Periplectomeno: Camillo Grassi
Acroteleuzia: Anna Cappellari
Pirgopolinice: Mauro Eusti
Filocomasia: Veluna Cauli
Pleusicle: Jason Ribes (Francia)
Artrotogo: Yannick Barnole (Francia)
Nocchiero (personaggio mascherato)
: Cosette Dubois (Guatemala)
Coro: Takahiro Narumi (Giappone), Yannick Barnole (Francia), Juan Fernandez (Cile), Iryna Labetskaïa (Russia), Clotilde Pradere (Francia), Paola Olarte (Colombia), Anna Cappellari, Veluna Cauli, Jason Ribes (Francia), Cosette Dubois (Guatemala)

Trama
Il Miles Gloriosus è la commedia di Plauto più lunga a noi giunta. La trama è ricca e articolata e ruota intorno a un soldato vanesio e fanfarone, Pirgopolinice. Il soldato rapisce, portandola con sé a Efeso, una giovane cortigiana, Filocomasia, amante di Pleusicle, lontano da Atene in quel momento.
Il furbo schiavo del giovane, Palestrione, si mette sulle tracce di Pirgopolinice. Dopo una serie di disavventure, lo schiavo riesce a raggiungere il soldato e a far chiamare il suo padrone. I due sono ospiti del vecchio Periplectomeno, vicino di casa del soldato. Palestrione escogita un piano per salvare Filocomasia, facendo credere a Pirgopolinice che la ricca moglie di Periplectomeno sia innamorata di lui. Ulteriore beffa è quella ordita da Palestrione nei confronti dello schiavo del soldato, Sceledro. Sceledro, infatti, vede Filocomasia e Pleusicle baciarsi, e Palestrione, per evitare che Pirgopolinice lo scopra, fa credere all’altro schiavo che il giovane non sta baciando Filocomasia, ma la sorella gemella.
Quello del doppio è un espediente molto utilizzato nelle commedie latine, soprattutto da Plauto.

Introduzione alla messa in scena
Formati all’arte del Mimo alla Scuola Internazionale di Mimo Corporeo Drammatico di Parigi, un gruppo di dieci mimi, di diversa nazionalità, accompagnati in scena da un gruppo di attori italiani, si confronteranno con uno dei classici della Commedia Latina: “Miles Gloriosus” di Plauto.
Questo incrocio fra culture teatrali di diversa provenienza, vuole essere una proposta originale che vuole mettere in relazione fra di loro coreografia, gioco mascherato e teatro classico.
L’intento è quello di proporre una lettura originale di un classico della drammaturgia antica.
Attraverso una serie di “quadri”, lo spettatore è trasportato, da una rissa di strada, all’intimità del gioco amoroso, per ritrovarsi poi nel quotidiano di una piazza e di un banchetto, fino all’assurda poesia di una casa che parla.
La messa in scena di Ivan Bacciocchi lascia ampio spazio al teatro visuale riuscendo così a far coesistere Mimo e Teatro Classico.

Note di regia
Il mimo non è un arte narrativa, è fatto di presenze e di azioni che vogliono evocare i diversi momenti di uno sviluppo drammatico, proponendone una lettura evocativa, poetica e metaforica.
Allo spettatore viene così lasciata la possibilità di dar vita al suo mondo immaginario.
Il nostro soldato fanfarone si fregia di battaglie che non ha mai combattuto e si vanta di conquiste femminili che non ha mai fatto. Il suo solo talento è la parola, che usa per narrare le sue incredibili e favolose avventure, trasformandosi così in un comico, grottesco ed innocuo eroe di fanfaronate.
Con lui c’è la certezza di ridere, potendo così sfuggire, anche solo per una sera, alla noia e ai problemi del quotidiano.
Ma allora, perché tutti complottano contro di lui? La sua vanità che ci fa tanto ridere non è forse un po’ anche la nostra?
– Ivan Bacciocchi

Lo spettacolo “Miles Gloriosus” segna il debutto di Ivan Bacciocchi al Plautus Festival.
Nato a Sarsina (Italia), la Città di Plauto, nel 1955, Ivan Bacciocchi riceve una formazione d’attore al Teatro Laboratorio di Cesena, diretto da Franco Mescolini.
Successivamente frequenta la scuola di Mimo Corporeo Drammatico di Etienne Decroux, padre fondatore del Mimo moderno, ed è invitato dal Maestro a partecipare alle classi di ricerca, dove lo assiste nel suo lavoro.
Al Théâtre de l’Ange Fou, compagnia e scuola diretta da Steve Wasson e Corinne Soum, partecipa per otto anni alla formazione degli allievi della stessa scuola e alla creazione di numerosi spettacoli nei quali interpreta i ruoli principali.
Ha insegnato in diverse scuole di Mimo, fra le quali, per dieci anni, all’Ecole Internationale de Mimodrame di Marcel Marceau.
Nel 1988, apre il proprio Centro di Formazione che diventerà l’Atelier de Belleville, Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique, del quale assume la direzione pedagogica ed artistica.
Con la sua Compagnia, denominata Compagnie Commedia, ha firmato diverse regie, fra le quali quelle degli spettacoli “Pierino e il Lupo” di Prokofiev e “Barbablu – Copia Conforme”, che sono state poi protagoniste di una lunga tourné in Francia e all’estero.
Piu recentemente al Théâtre du Mouvement, diretto per Claire Heggen e Yves Marc, ha partecipato alla creazione di diversi spettacoli tra i quali “Blanc sous le masque”, “Faut-il croire le mime sur Parole” (500 repliche in Francia e all’estero) e, in ultimo, “Je pense donc ça se voit”.
Quale Maestro di Mimo Corporeo Drammatico, Ivan Bacciocchi ha insegnato all’Università Paris 8, all’Ecole du Samovar, all’Ecole National de Cirque de Chatellerault e al Conservatoire d’Art Dramatique de Cambrai.
Interviene tutt’ora con lezioni, dimostrazioni e conferenze al Musée du Louvre, al Grand Palais e al Musée d’Orsay, al Centre National du Théâtre di Parigi, a Bruxelles e al Centro di Promozione Teatrale “La Soffita” dell’Università di Bologna.

In precedenza Camillo Grassi ha calcato le scene del Plautus Festival nel:
1998: Asinaria di Tito Maccio Plauto. La partecipazione di Camillo Grassi al Laboratorio Teatrale del Plautus festival 1998, segna il suo debutto sulle scene teatrali;
2006: Gastone di Petrolini;
2009: Elettra di Euripide;
2010: Omaggio a Plauto da Tito Maccio Plauto;
2012: Farse Plautine da Tito Maccio Plauto;
2013: Aulularia di Tito Maccio Plauto.

 

Aulularia, con Camillo Grassi e Massimo Boncompagni

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Teatro Europeo Plautino presenta
CAMILLO GRASSI e MASSIMO BONCOMPAGNI in
AULULARIA di Tito Maccio Plauto
Regia di CRISTIANO ROCCAMO
con Riccardo Bartoletti, Mauro Eusti, Giulia Fabbri, Filippo Renda

Note di Regia
“Aulularia” è una delle commedie che più ha influenzato il teatro seicentesco ma anche il Cinema moderno. L’Avaro di Molière è di fatto quasi una copia perfetta dell’opera di Plauto e, a rifarsi all’ Aulularia, è stato anche il grande Totò nel film “47 Morto che parla”.
Ma Aulularia ha ispirato anche la Walt Disney, nei suoi fumetti “Topolino”, con la storia “Zio Paperone e la pentola d’oro”. In fondo chi meglio di Zio Paperone poteva impersonare l’ossessione per il denaro di Euclione?
Nel nostro allestimento, degli ipotetici edifici si affacciano su una piazza. Il pretesto per raccontare i “tipi fissi” è il terrore di perdere qualcosa che si è trovato ma che non ci appartiene, la pentola di Euclione, e in questa commedia ci divertiamo a raccontare non solo la storia ma soprattutto quei personaggi che vivono dentro e fuori il teatro.
Ovviamente l’avarizia spadroneggia in scena in modi grotteschi.
Un vero lavoro di gruppo, con una nuova compagnia che nasce dal Plautus Festival con comici esperti con il giocare Plautino.
In questo gli attori in scena rappresentano la tradizione istrionica del Teatro Italiano, un Teatro che lascia liberi di spaziare in argomenti e sentimenti, battute e circostanze comiche.
Come è tradizione delle mie regie, nel totale rispetto della storia plautina, gli attori interpretano più parti grazie all’uso delle maschere della Commedia dell’Arte e della stessa Commedia Latina.
Cristiano Roccamo

Trama dello spettacolo
Euclione, un vecchio taccagno, eredita una pentola piena di monete e vive nel costante terrore che gli venga sottratta.
Eunomia consiglia al fratello Megadoro, vicino di casa di Euclione, di trovare moglie.
Così Megadoro decide di sposare Fedria, figlia di Euclione, e va da questo per chiedergli la mano della figlia. I due si accordano di celebrare il matrimonio il giorno stesso; Euclione pensa che Congrione, il cuoco chiamato per cucinare il banchetto nuziale, sia un ladro sentendolo più volte pronunciare la parola “pentola” e lo malmena, ma poi si rende conto della paranoia e lo lascia continuare a cucinare.
Per sicurezza però Euclione decide di spostare la pentola d’oro nel tempio della fede.
Il servo di Liconide, nipote di Megadoro, innamorato anch’esso di Fedria, vede Euclione nascondere la pentola e fa per prenderla, ma il vecchio avaro decide di rispostarla nel bosco Silvano e il servo avendolo seguito fin lì ruba la pentola e la nasconde in casa di Megadoro.
Il servo allora cerca di comprarsi la libertà offrendo la pentola a Liconide che però rifiuta e portando la pentola a Euclione chiede la mano di Feria.

L’audiodescrizione
Lo spettacolo è audiodescritto per non vedenti e ipovedenti, in quanto inserito nel progetto “Un invito al teatro – No-Limits”, promosso dal Comune di Forlì in collaborazione con il “Centro Diego Fabbri” di Forlì, il Dipartimento Interpretazione e Traduzione – DIT – Università di Bologna sede Forlì, con il coinvolgimento del Teatro Diego Fabbri, dei Comuni di Cesena, Sarsina, Predappio e del “Fondo per la Cultura” di Forlì.
L’iniziativa, con i contributi della Regione Emilia-Romagna, Provincia di Forlì-Cesena e Lions Club Forlì Host, porta l’audiodescrizione a Teatro e consente anche alle persone non vedenti e ipovedenti di apprezzare questa antica e nobile arte.
Tramite il supporto dell’ audiodescrizione è possibile rendere “visibili” tutti quei particolari, quali dettagli scenografici, aspetto fisico e costumi dei personaggi, movimenti degli attori ed espressioni del volto, che costituiscono componenti fondamentali e significative del lavoro teatrale.
L’audiodescrizione viene arricchita da informazioni storicoculturali e critico-letterarie che possono aiutare nella comprensione più approfondita del significato dell’opera.
Il servizio viene effettuato dotando il pubblico non-vedente di cuffie wireless, collegate alla sala di regia, dalla quale una voce narrante accompagna gli utenti lungo lo sviluppo narrativo dello spettacolo. Il testo dell’audiodescrizione si integra con il copione teatrale, senza mai sovrapporsi ai dialoghi e alla colonna sonora.

Camillo Grassi
originario di Gambettola (FC), ha esordito nel teatro nel 1998 frequentando il 1° Laboratorio Teatrale del Plautus Festival, allora diretto dall’attore e regista cesenate, Franco Mescolini.
D allora ha avviato una ricca attività di attore di teatro e di cinema lavorando con importanti attori e registi tra i quali: Ermanno Olmi, Manfrè, Massimo Venturiello, Manuela Mandracchia, Giuseppe Pambieri, Luigi Diberti, mariano Rigillo e tanti altri ancora.
Ha calcato in precedenza le scene del Plautus Festival per cinque volte in ruoli che spaziano dalla commedia Plautina (Asinaria e Pseudolo) alla tragedia greca (Elettra di Euripide).

Massimo Boncompagni
è nato ad Arezzo il 7 Settembre 1977 e risiede a Sansepolcro(AR).
Si forma artisticamente alla Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone dove si diploma nel 2005, lavorando con artisti quali Pierre Bylant, Mario Valgoj, Vittorio Franceschi e Walter Pagliaro
Nel 2006 vince il premio nazionale “T.M.Plauto” come migliore attore.
Nel 2007 avviene l’incontro con Jurij Ferrini. Col “Timone d’Atene” con protagonista Pino Quartullo comincia la collaborazione col Progetto URT/Compagnia Jurij Ferrini che prosegue ancora oggi. Collabora occasionalmente col teatro stabile di Bologna Arena del Sole, dove ha lavorato anche con Lorenzo Salveti e Marinella Manicardi.
Dal 2011 ha lavorato con la compagnia “Teatro Vivo” diretta da Cristiano Roccamo nella realizzazione di opere plautine al fianco di Vanessa Incontrada, Corrado Tedeschi, Massimo Venturiello.
Nel 2013 è socio fondatore della compagnia TEP teatro europeo plautino che nasce dall’esperienza di Teatro Vivo con sede a Sarsina dove ogni estate si svolge il tradizionale Plautus Festival. TEP ha lo scopo di promuovere e realizzare opere di teatro comico classico, ovviamente con un occhio di riguardo a Plauto.
E’ docente di teatro presso le scuole superiori (licei e istituti professionali) della Romagna, Umbria e Toscana.
Nel 2013 è in scena con lo spettacolo “GabbiaNo. Ovvero dell’Amar per Noia” per la regia di Woody Neri.

In precedenza Aulularia è andata in scena al Plautus Festival sei volte. L’ultima presenza in cartellone risale al 2009 e vedeva quale attore protagonista, nel ruolo di Euclione, Stefano Mascerelli.

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