Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage)
Plautus Festival, Sarsina, 23/07/2017
Le foto dello spettacolo sono visibili QUI.

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 1

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 2

Miles Gloriosus, con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi (Backstage), foto 3

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Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique di Parigi
presenta in PRIMA MONDIALE
Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi in
MILES GLORIOSUS
di Tito Maccio Plauto
Con Anna Cappellari, Veluna Cauli, Jacopo Costantini, Cosette Dubois, Mauro Eusti, Jason Ribes e alcuni degli allievi della Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique di Parigi
Maschere realizzate da Anna Cappellari
Strutture scenografiche realizzate da Gabriele Bosi
Aiuto regista Natalie Stadelmann (Svizzera)
Regia di Ivan Bacciocchi
Personaggi e interpreti:
Sceledro: Ivan Bacciocchi
Milfidippa: Camillo Grassi
Palestrione: Jacopo Costantini
Periplectomeno: Camillo Grassi
Acroteleuzia: Anna Cappellari
Pirgopolinice: Mauro Eusti
Filocomasia: Veluna Cauli
Pleusicle: Jason Ribes (Francia)
Artrotogo: Yannick Barnole (Francia)
Nocchiero (personaggio mascherato): Cosette Dubois (Guatemala)
Coro: Takahiro Narumi (Giappone), Yannick Barnole (Francia), Juan Fernandez (Cile), Iryna Labetskaïa (Russia), Clotilde Pradere (Francia), Paola Olarte (Colombia), Anna Cappellari, Veluna Cauli, Jason Ribes (Francia), Cosette Dubois (Guatemala)
Trama
Il Miles Gloriosus è la commedia di Plauto più lunga a noi giunta. La trama è ricca e articolata e ruota intorno a un soldato vanesio e fanfarone, Pirgopolinice. Il soldato rapisce, portandola con sé a Efeso, una giovane cortigiana, Filocomasia, amante di Pleusicle, lontano da Atene in quel momento.
Il furbo schiavo del giovane, Palestrione, si mette sulle tracce di Pirgopolinice. Dopo una serie di disavventure, lo schiavo riesce a raggiungere il soldato e a far chiamare il suo padrone. I due sono ospiti del vecchio Periplectomeno, vicino di casa del soldato. Palestrione escogita un piano per salvare Filocomasia, facendo credere a Pirgopolinice che la ricca moglie di Periplectomeno sia innamorata di lui. Ulteriore beffa è quella ordita da Palestrione nei confronti dello schiavo del soldato, Sceledro. Sceledro, infatti, vede Filocomasia e Pleusicle baciarsi, e Palestrione, per evitare che Pirgopolinice lo scopra, fa credere all’altro schiavo che il giovane non sta baciando Filocomasia, ma la sorella gemella.
Quello del doppio è un espediente molto utilizzato nelle commedie latine, soprattutto da Plauto.
Introduzione alla messa in scena
Formati all’arte del Mimo alla Scuola Internazionale di Mimo Corporeo Drammatico di Parigi, un gruppo di dieci mimi, di diversa nazionalità, accompagnati in scena da un gruppo di attori italiani, si confronteranno con uno dei classici della Commedia Latina: “Miles Gloriosus” di Plauto.
Questo incrocio fra culture teatrali di diversa provenienza, vuole essere una proposta originale che vuole mettere in relazione fra di loro coreografia, gioco mascherato e teatro classico.
L’intento è quello di proporre una lettura originale di un classico della drammaturgia antica.
Attraverso una serie di “quadri”, lo spettatore è trasportato, da una rissa di strada, all’intimità del gioco amoroso, per ritrovarsi poi nel quotidiano di una piazza e di un banchetto, fino all’assurda poesia di una casa che parla.
La messa in scena di Ivan Bacciocchi lascia ampio spazio al teatro visuale riuscendo così a far coesistere Mimo e Teatro Classico.
Note di regia
Il mimo non è un arte narrativa, è fatto di presenze e di azioni che vogliono evocare i diversi momenti di uno sviluppo drammatico, proponendone una lettura evocativa, poetica e metaforica.
Allo spettatore viene così lasciata la possibilità di dar vita al suo mondo immaginario.
Il nostro soldato fanfarone si fregia di battaglie che non ha mai combattuto e si vanta di conquiste femminili che non ha mai fatto. Il suo solo talento è la parola, che usa per narrare le sue incredibili e favolose avventure, trasformandosi così in un comico, grottesco ed innocuo eroe di fanfaronate.
Con lui c’è la certezza di ridere, potendo così sfuggire, anche solo per una sera, alla noia e ai problemi del quotidiano.
Ma allora, perché tutti complottano contro di lui? La sua vanità che ci fa tanto ridere non è forse un po’ anche la nostra?
– Ivan Bacciocchi
Lo spettacolo “Miles Gloriosus” segna il debutto di Ivan Bacciocchi al Plautus Festival.
Nato a Sarsina (Italia), la Città di Plauto, nel 1955, Ivan Bacciocchi riceve una formazione d’attore al Teatro Laboratorio di Cesena, diretto da Franco Mescolini.
Successivamente frequenta la scuola di Mimo Corporeo Drammatico di Etienne Decroux, padre fondatore del Mimo moderno, ed è invitato dal Maestro a partecipare alle classi di ricerca, dove lo assiste nel suo lavoro.
Al Théâtre de l’Ange Fou, compagnia e scuola diretta da Steve Wasson e Corinne Soum, partecipa per otto anni alla formazione degli allievi della stessa scuola e alla creazione di numerosi spettacoli nei quali interpreta i ruoli principali.
Ha insegnato in diverse scuole di Mimo, fra le quali, per dieci anni, all’Ecole Internationale de Mimodrame di Marcel Marceau.
Nel 1988, apre il proprio Centro di Formazione che diventerà l’Atelier de Belleville, Ecole Internationale de Mime Corporel Dramatique, del quale assume la direzione pedagogica ed artistica.
Con la sua Compagnia, denominata Compagnie Commedia, ha firmato diverse regie, fra le quali quelle degli spettacoli “Pierino e il Lupo” di Prokofiev e “Barbablu – Copia Conforme”, che sono state poi protagoniste di una lunga tourné in Francia e all’estero.
Piu recentemente al Théâtre du Mouvement, diretto per Claire Heggen e Yves Marc, ha partecipato alla creazione di diversi spettacoli tra i quali “Blanc sous le masque”, “Faut-il croire le mime sur Parole” (500 repliche in Francia e all’estero) e, in ultimo, “Je pense donc ça se voit”.
Quale Maestro di Mimo Corporeo Drammatico, Ivan Bacciocchi ha insegnato all’Università Paris 8, all’Ecole du Samovar, all’Ecole National de Cirque de Chatellerault e al Conservatoire d’Art Dramatique de Cambrai.
Interviene tutt’ora con lezioni, dimostrazioni e conferenze al Musée du Louvre, al Grand Palais e al Musée d’Orsay, al Centre National du Théâtre di Parigi, a Bruxelles e al Centro di Promozione Teatrale “La Soffita” dell’Università di Bologna.
In precedenza Camillo Grassi ha calcato le scene del Plautus Festival nel:
– 1998: Asinaria di Tito Maccio Plauto. La partecipazione di Camillo Grassi al Laboratorio Teatrale del Plautus festival 1998, segna il suo debutto sulle scene teatrali;
– 2006: Gastone di Petrolini;
– 2009: Elettra di Euripide;
– 2010: Omaggio a Plauto da Tito Maccio Plauto;
– 2012: Farse Plautine da Tito Maccio Plauto;
– 2013: Aulularia di Tito Maccio Plauto.
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