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Mostra fotografica su Walter Bonatti, a Milano
Ho cercato di mettermi nei panni del primo uomo sulla terra, un uomo che guarda affascinato e attento il mondo intorno a lui per trarne una lezione di vita. – Walter Bonatti
Walter Bonatti. Fotografie dai grandi spazi
13 Novembre 2014 – 8 marzo 2015
Palazzo della Ragione
Piazza dei Mercanti 1, Milano
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Promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo della Ragione, Civita, Contrasto e GAmm Giunti, a cura di Alessandra Mauro e Angelo Ponta ed in collaborazione con l’archivio Bonatti.
Palazzo della Ragione, il nuovo spazio espositivo interamente dedicato alla fotografia in Piazza dei Mercanti, a due passi da Piazza Duomo, dopo la mostra di Sebastião Salgado mette a fuoco la sua proposta espositiva e culturale con questa importante rassegna dedicata alla figura del grande esploratore e pensatore Walter Bonatti.
L’esposizione dal titolo Walter Bonatti. Fotografie dai grandi spazi, con l’ausilio di video, di documenti inediti e di un allestimento particolarmente coinvolgente, ripercorre il racconto visivo, le vicende esistenziali e le avventure dell’alpinista ed esploratore italiano.
“Prosegue il nuovo corso di Palazzo della Ragione con una nuova mostra di fotografia dedicata ad un protagonista di questa arte e ai grandi spazi del nostro pianeta – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Una mostra che conferma, seppure con una diversa sensibilità e una declinazione nuova rispetto alle mostre fotografiche di Salgado e di YannArtus Bertrand, appena concluse, la passione per la bellezza della natura e l’esigenza di una tutela sempre più necessaria e urgente, per un ritorno, ormai non più procrastinabile, a una relazione più rispettosa con il mondo che ci circonda”.
La mostra partecipa a Milano Cuore d’Europa, il palinsesto culturale multidisciplinare dedicato alle figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno contribuito a costruire la dimensione culturale dell’identità europea.
Le immagini in mostra testimoniano oltre 30 anni di viaggi alla scoperta dei luoghi meno conosciuti e più impervi della Terra e raccontano una passione travolgente per l’avventura insieme alla straordinaria professionalità di un grande reporter.
È difficile separare il ricordo di Walter Bonatti da quello delle sue fotografie. Ed è sorprendente scoprire quanto la sua figura e le sue imprese siano radicate nella memoria di un pubblico tanto differenziato per età e interessi. La persistente popolarità di Bonatti ha più di una spiegazione. Imparò a fotografare e a scrivere le proprie avventure con la stessa dedizione con cui si impadronì dei segreti della montagna: alpinista estremo, spesso solitario, ha conquistato l’ammirazione degli uomini e il cuore delle donne, affascinando nello stesso tempo l’immaginario dei più giovani.
Il mestiere di fotografo per grandi riviste italiane, soprattutto per Epoca, lo portò a cercare di trasmettere la conoscenza di luoghi estremi del nostro pianeta. Al tempo stesso, non smise mai di battersi con forza per tramandare la vera storia, troppe volte nascosta, della conquista del K2 e del tradimento dei compagni di spedizione.
Molte tra le sue folgoranti immagini sono grandiosi “autoritratti ambientati” e i paesaggi in cui si muove sono insieme luoghi di contemplazione di scoperta. Bonatti si pone davanti e dietro l’obiettivo: in un modo del tutto originale è in grado di rappresentare la sua fatica e la gioia per una scoperta, ma al tempo stesso sa cogliere le geometrie e le vastità degli orizzonti che va esplorando.
Il talento per la narrazione, l’amore per le sfide estreme, l’interesse per la fotografia come possibilità di scoprire e testimoniare per sé e per gli altri. Una passione, e probabilmente anche un’esigenza, nata già negli anni dell’alpinismo (con i trionfi e le amarezze che li segnarono), con le foto scattate sulle pareti più difficili, e poi consolidata nel tempo, con i racconti d’imprese affascinanti e impossibili.
Walter Bonatti nasce a Bergamo nel 1930. La sua grande passione per la montagna lo ha portato a condurre centinaia di imprese alpinistiche. Nel 1951 la sua prima grande impresa: con Luciano Chigo scala la parete est del GrandCapucin nel gruppo del Monte Bianco. Nel 1954 Bonatti è il più giovane partecipante alla spedizione capitanata da Ardito Desio, che porterà Achille Compagnoni e Lino Lacedelli sulla cima del K2. Nel 1955 scala in solitaria e per la prima volta assoluta il pilastro sud del Petit Dru, sempre nel massiccio del Monte Bianco. Fa parte delle guide di Courmayeur. Nell’inverno del 1965 scala in solitaria la parete nord del Cervino su una via fino ad allora inesplorata. È questa la sua ultima impresa di alpinismo estremo.
Successivamente si dedicherà all’esplorazione e all’avventura come inviato del settimanale Epoca fino al 1979. A partire dagli anni ‘60 pubblica numerosi libri che narrano le sue imprese alpinistiche.
Muore a Roma il 13 settembre 2011, all’età di 81 anni.
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Info
T + 39 0243353535
Orari
martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 20.30
Giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Chiuso lunedì
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Festività
Sabato 1° novembre: 9.30 – 22.30
Domenica 7 dicembre:9.30-19.30
Lunedì 8 dicembre:9.30 – 19.30
Mercoledì 24 dicembre:9.30 – 14.30
Giovedì 25 dicembre:14.30 – 18.30
Mercoledì 31 dicembre:9.30 – 14.30
Giovedì 1° gennaio 2015 : 14.30 – 22.30
Martedì 6 gennaio:9.30-19.30
Visite guidate
Singoli: prenotazione consigliata.
Gruppi e scuole: prenotazione obbligatoria, min. 15 – max. 30 persone
Diritto di prenotazione € 1,50 per i biglietti: intero, ridotto, gruppi, scuole.
Diritto di prenotazione € 1,00 per i biglietti: famiglia, ridotto speciale
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Totally Lost | Spazi Indecisi
Una mia fotografia, fra quelle esposte :)
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TOTALLY LOST
A project by
SPAZI INDECISI
for
ATRIUM
Architecture of Totalitarian Regimes
of the XX Century in Europe’s
Urban Memory
Scientific committee
Piergiorgio Massaretti
Giovanni Hanninen
Fabio Fornasari
Funded and supported by
European Union
South-East Europe
Transnational Cooperation Programme
Municipality of Forlì, Italy
Province of Forlì-Cesena, Italy
In collaboration with
European Institute of Cultural Routes
Fondation de l’Architecture e de
l’Ingegnerie Luxembourg
When:
07.10 | 08.11
Where:
Fondation de l’Architecture
et de l’Ingénierie
1 rue de l’Aciérie, Luxembourg
Opening days:
tuesday| wednesday | thursday| friday
h 9:00-13:00 ; 14:00-18:00
saturday
h 11:00-15:00.
Free entry.
www.spaziindecisi.it – www.atrium-see.eu – www.fondarch.lu
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Totally Lost | Spazi Indecisi
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Totally Lost | Spazi Indecisi
Fra i fotografi selezionati per la mostra, ci sono anche io :)
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Inaugurazione Totally Lost
Dal 4 giugno alle ore 16.00 al 16 giugno alle ore 21.00
Ex Deposito ATR, Largo Savonarola – Forlì
Un’esplorazione visiva, una riflessione sui residui dell’architettura dei regimi totalitari nei Paesi di Atrium (Italia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Grecia, Albania, Serbia), progetto europeo per valorizzazione dell’architettura dei regimi totalitari del XX secolo in Europa.
Il collettivo Spazi Indecisi all’interno dell’ex stabilimento delle corriere SITA, edificio razionalista in stato di abbandono nel centro storico di Forlì, allestisce un’esposizione visiva che raccoglie fotografie e video raccolti attraverso una open call (circa 2300 fotografie da 11 paesi) offrendo una panoramica sul patrimonio architettonico abbandonato del ventennio in Romagna, in Italia confrontandolo con le architetture in disuso dei regimi totalitari est europei.
Il percorso espositivo vuole fare vibrare alcuni concetti alla base della riflessione e dell’agire del collettivo: il valore del gioco nella scoperta, l’esplorazione come conoscenza, il rapporto fra mappa e territorio.
4 giugno
ore 16.00 Inaugurazione, interventi di:
– Piergiorgio Massaretti
– Fabio Fornasari
– Giovanni Hanninen
ore 17.00 Tavola Rotonda “Nuovi contenuti per vecchi contenitori”
> chiusura ore 20.00
7 | 8 | 9 | 14 | 15 | 16 giugno
apertura: 16.00 – 24.00 (per maggiori info su eventi serali www.spaziindecisi.it)
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In collaborazione con:
- Ipercorpo – Città di Ebla
- ATR
- Patrizia Giambi
- Cineclub Forcine
Con il contributo e il sostegno di:
- ATRIUM – Architecture of Totalitarian Regimes of the XX Century in Urban Management
- Comune di Forlì
- Provincia di Forlì – Cesena
- Regione Emilia-Romagna
- South East Europe
- Prove Tecniche Ravenna Capitale 2019
Nudi di Architettura – progetto fotografico su Deposito Corriere ATR:
Luca Massari
liberAZIONE
in collaborazione con Biblioteca Comunale “Aurelio Saffi”
La memoria privata. Immagini dell’architettura razionalista di Forlì dalla collezione di Gilberto Giorgetti
a cura di Associazione Cameranote
Comitato Scientifico:
- Piergiorgio Massaretti
- Giovanni Hanninen
- Fabio Fornasari
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Fotografi selezionati | Selected photographers:
Kastriot Mersinaj
Gabriele Evangelisti
Roberto Berna
Basil Glystos
Gianluca Colagrossi
Nicola Avanzinelli
Dario Spadoni
Andrej Derkovic
Kamren Barlow
Reginald Van de Velde
Yves Lemay Lachance
Balazs Toro
Eliza Yankova
Lorenzo Linthout
Stephanie Avery
Bruno Maran
Jelena Prokopljevic
Guillaume Michelet
Stefan Tuchila
Mircea Struteanu
Ivan Maksimovic
Igor Markovic
Paolo Boggi
Isidora Amidzic
Petr Dusek
Peter Sarkozi
Daniel Domolky
Tibor Smid
Mark Peter Vargha
Matteo Danesin
Fabrizio Verni
Nicole Sassi
Emanuele Dari
Fabio Gubellini
Pierclaudio Duranti
Alessandro Costa
Lorenzo Mini
Daniele Campi Martucci
Adriano Zanni
Alessandro Costa
Davide Rabiti
Stefano Bottari
Filippo Venturi
Sardegna Abbandonata
Luca Cagnazzo
Roberto Giannesse
Francesca Buglioni
Lilly Greco
Maurizio Nimis
Giulio Speranza
Simona Tratzi
Elisa Posella
Trevor Patt
Gabriele Girolamo
Videomaker selezionati | Selected videomakers:
Pierluigi Tamanini
Andrea Pisac
Realgoodbread
Milaneze81
Alessandro Manfredi
La Voce Romagnola
Loredan Baiardi
Gabriela Baiardi
Vargha Mark Peter
RebelTheGearhead
Ivan Maksimovic
Takacs Mihaly
Yves Lemay Lachance
Ventseslav Kolev
Anewredtruck
Atropaworkshop
Liubomir Ikonoma Hristov
Christina Petkova
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