Alcune foto del backstage delle riprese effettuate nella serra abbandonata, set del video-progetto di Spazi Indecisi, ideato dall’artista Maurizio Mercuri.
Video a cura dell’Associazione Sovraesposti (quel giorno presente con Filippo Venturi, René Ruisi, Matteo Perini e Anna Frabotta), con il prezioso contributo dell’attore Ettore Nicoletti, con la supervisione di Patrizia Giambi e con il supporto di alcuni amici!
Seguiranno altri video nelle prossime settimane, in altre location, per il completamento del progetto :)
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L’attore Ettore Nicoletti nella serra abbandonata, set del video-progetto per Spazi Indecisi, riprese video curate dall’Associazione Sovraesposti (quel giorno presente con Filippo Venturi, René Ruisi, Matteo Perini e Anna Frabotta), con la supervisione di Patrizia Giambi e col supporto di alcuni amici. Foto di Filippo Venturi.
L’attore Ettore Nicoletti nella serra abbandonata, set del video-progetto per Spazi Indecisi, riprese video curate dall’Associazione Sovraesposti (quel giorno presente con Filippo Venturi, René Ruisi, Matteo Perini e Anna Frabotta), con la supervisione di Patrizia Giambi e col supporto di alcuni amici. Foto di Filippo Venturi.
Renè Ruisi e Anna Frabotta nella serra abbandonata, set del video-progetto per Spazi Indecisi, riprese video curate dall’Associazione Sovraesposti (quel giorno presente con Filippo Venturi, René Ruisi, Matteo Perini e Anna Frabotta), con la supervisione di Patrizia Giambi e col supporto di alcuni amici. Foto di Filippo Venturi.
Da sinistra: Anna Frabotta, Renè Ruisi, Filippo Venturi e l’attore Ettore Nicoletti nella serra abbandonata, set del video-progetto per Spazi Indecisi, riprese video curate dall’Associazione Sovraesposti (quel giorno presente con Filippo Venturi, René Ruisi, Matteo Perini e Anna Frabotta), con la supervisione di Patrizia Giambi e col supporto di alcuni amici. Foto di Elisa Cimatti.
Da sinistra: l’attore Ettore Nicoletti e Filippo Venturi nella serra abbandonata, set del video-progetto per Spazi Indecisi, riprese video curate dall’Associazione Sovraesposti (quel giorno presente con Filippo Venturi, René Ruisi, Matteo Perini e Anna Frabotta), con la supervisione di Patrizia Giambi e col supporto di alcuni amici. Foto di Elisa Cimatti.
Da sinistra: l’attore Ettore Nicoletti, Anna Frabotta e Filippo Venturi nella serra abbandonata, set del video-progetto per Spazi Indecisi, riprese video curate dall’Associazione Sovraesposti (quel giorno presente con Filippo Venturi, René Ruisi, Matteo Perini e Anna Frabotta), con la supervisione di Patrizia Giambi e col supporto di alcuni amici. Foto di Elisa Cimatti.
Da sinistra: Patrizia Giambi, Anna Frabotta, Norma Amitrano ed Elisa Cimatti nella serra abbandonata, set del video-progetto per Spazi Indecisi, riprese video curate dall’Associazione Sovraesposti (quel giorno presente con Filippo Venturi, René Ruisi, Matteo Perini e Anna Frabotta), con la supervisione di Patrizia Giambi e col supporto di alcuni amici. Foto di Filippo Venturi.
Da sinistra: Rosita Gottardo, Francesco Tortori, Renè Ruisi, Patrizia Giambi, Anna Frabotta, Elisa Cimatti (in piedi), Norma Amitrano e l’attore Ettore Nicoletti, durante una paura nella serra abbandonata, set del video-progetto per Spazi Indecisi, riprese video curate dall’Associazione Sovraesposti (quel giorno presente con Filippo Venturi, René Ruisi, Matteo Perini e Anna Frabotta), con la supervisione di Patrizia Giambi e col supporto di alcuni amici. Foto di Filippo Venturi.
Foto di gruppo a fine riprese! Da sinistra: Matteo Perini, Elisa Cimatti, Filippo Venturi, Patrizia Giambi, Ettore Nicoletti, Renè Ruisi, Norma Amitrano, Anna Frabotta, Rosita Gottardo e Francesco Tortori.
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DO.VE. è l’itinerario che lega arte contemporanea e spazi in abbandono. Acronimo di dotted venue, è un percorso per il quale otto giovani artisti, diretti da Patrizia Giambi, sono stati invitati a creare opere in altrettanti spazi abbandonati, dismessi o deantropizzati rimasti oggi a testimonianza di storia e cultura della Romagna.
L’arte contemporanea è stata il veicolo con cui investigare il potenziale estetico e la capacità narrativa di spazi come i silos dell’ex distilleria Martini e il convento di Scardavilla a Meldola, il cimitero di Valdinoce, Villa Muggia a Imola e altri edifici ancora, con il tentativo di riportarli nell’immaginario collettivo attraverso interventi unici elaborati in stretta connessione con il contesto.
Barbara Baroncini, Alice Cesari, Luca Freschi, Elena Hamerski, Matteo Lucca, Maurizio Mercuri, Stefano Ricci e Francesco Selvi hanno prodotto opere effimere, legate ai luoghi identificati dal percorso, che nelle giornate di apertura dell’ex Asilo Santarelli (dal 14 al 24 maggio 2015) saranno visibili grazie a video, installazioni e contenuti esclusivi che ne documentano la realizzazione e i concept.
Dopo la mostra forlivese, le opere saranno fruibili esclusivamente dal pubblico che si recherà appunto in loco seguendo l’itinerario, attraverso contenuti multimediali scaricabili tramite QR-code posti nelle vicinanze degli spazi stessi.
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