Il Corriere della Sera ha rubato il lavoro dei fumettisti

La vignetta di Leo Ortolani contro il Corriere della Sera
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Il caso del Corsaro della Sera sarebbe un precedente pericoloso se rimanesse impunito.
E potrebbe benissimo ripetersi, magari con le fotografie.
Nel nome dell’urgenza di realizzare il “prodotto benefico” si sono infranti i diritti d’autore di tanti fumettisti, anche di alto profilo, mentre il direttore del quotidiano, Ferruccio De Bortoli, pensa di cavarsela con la formuletta “siamo a disposizione di tutti per riconoscere i diritti di autore”.
Formuletta che se ne frega della volontà dell’autore; mettiamo caso che uno non volesse lavorare col Corriere della Sera? Se uno non volesse finire vicino ad altre vignette il cui umorismo o significato non condivide?
E poi che succede se un autore chiede una cifra molto alta?
Il Corriere davvero pagherebbe qualsiasi cifra l’autore riterrà equa per il proprio prodotto?
O magari sarà il Corriere ad imporre il compenso che ritiene adatto?
P.S. sono convinto che rimarrà impunito e si risolverà con scuse posticce, qualche compenso erogato, qualche pace sancita con promesse di collaborazioni.
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Fra i fumettisti danneggiati, per citarne qualcuno: Roberto Recchioni (il nuovo curatore di Dylan Dog), Leo Ortolani, Milo Manara, Giuseppe Palumbo, Paolo Bacilieri, Sio, Gipi, Manuele Fior, Don Alemanno, ecc.
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Dal post di Leo Ortolani su Facebook:
Sai cosa ho fatto di recente? Ho scoperto che IL CORRIERE DELLA SERA ha preso le vignette che tanti autori italiani hanno pubblicato per solidarietà ai colleghi francesi e ci si è fatto un bel libretto da vendere a euro 4,90. E quando dico che le ha prese, intendo dire che le ha prese senza chiedere niente a nessuno.
Tipo che avete un motorino, vi girate, non c’è più. Ve lo ha preso il Corriere della Sera per farci un giro. A scopo di beneficenza, eh? Il motorino è sempre vostro.
Ora.
Io sarò anche un povero geologo che fatica a stare al mondo, ma qui si comincia a perdere il senso delle cose.
Chiedimelo. Magari ti dico di sì. Luca Bertuzzi di WOW, lo Spazio Fumetto di Milano me lo ha chiesto, se poteva usarla per esporla, gli ho detto di sì.
Lo vedi, come è semplice, quando si è tra persone educate?
Ma tu, Corriere della Sera sei venuto qui, hai preso una foto (UNA FOTO!!) di un disegno che ho messo in rete fotografandolo con il cellulare, perchè non ho lo scanner attaccato al sedere e a volte si fanno dei disegni sulla spinta emotiva, come quello, e si pubblicano in qualche modo, per fare sapere che quello che è successo ti ha colpito e molto, e tu, dicevo, Corriere dei Piccoli, vieni qui e te la prendi. Una foto. E te la stampi. A bassa risoluzione, ovvio.
Che oltretutto non è che mi fai un favore, pubblicando una foto di un mio disegno, a bassa risoluzione. Nemmeno la decenza del controllo artistico.
Nemmeno quella.
Che Luca Bertuzzi mi ha chiesto la cortesia di un file ad alta risoluzione. E gliel’ho mandato.
Ora, corriere dell sera, ti insegno come fossi mia figlia, che però lei ha otto anni, è nata nel 2006, può succedere, tu invece sei nato nel 1876, dice wikipedia, non si capisce cosa tu abbia imparato in tutto questo tempo.
Facciamo così.
Ora, uno dei tuoi redattori, magari lo stesso che si è premurato di venire a prendere le cose senza chiedermele, viene qui e si scusa. Davanti a tutti.
Mica che scrivi che “sei a disposizione degli aventi diritti”. Eh, grazie al ciuffo. Mi prendi il motorino e ora dici che me lo devo pure venire a riprendere a casa tua.
Adesso, tipo della sera, vieni qui e ti scusi per quello che hai fatto.
Tranquillo, nessuno ti sparerà. Non hai mica fatto satira.
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