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Intervista per Teleromagna
E’ uscita su Teleromagna una mia intervista dove parlo dei miei reportage in Corea del Sud e del Nord :)
Qui il link al sito ufficiale: www.teleromagna.it/made-in-korea
Qui il link al video su youtube: www.youtube.com/watch?v=Py04iKpgtmI
Il mio progetto L’Ira Funesta su La7
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Con molto piacere, nei giorni scorsi, sono stato intervistato da La7 a proposito del mio progetto fotografico “L’Ira Funesta”!
L’intervista, che presumo sarà abbastanza breve una volta montata (nella realtà è durata circa 1 ora), farà parte di un servizio video dedicato alla Camera della Rabbia, soggetto del mio progetto, all’interno del programma televisivo “L’Aria che tira”, in onda sabato 18 aprile 2015, alle ore 11.00.
“L’Ira Funesta” sta riscuotendo un buon successo, apparendo già in diverse riviste :)
Articoli correlati:
- La Camera della Rabbia su Rai1
- La RAI alla Camera della Rabbia (Backstage)
- “L’Ira Funesta”, mostra fotografica
- Il mio progetto “L’Ira Funesta”
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Arriva la serie Ash Vs Evil Dead

Bruce Campbell
Starz ha ordinato una prima stagione di 10 episodi di Ash Vs. Evil Dead, proseguimento di Evil Dead, film del 1981 conosciuto in Italia con il titolo di “La casa“.
Bruce Campbell è stato ingaggiato per riprendere il ruolo del protagonista della pellicola, Ash, e il network lo ha descritto in questa sua versione adulta dichiarando: “Il ragazzo del magazzino è cresciuto ed è diventato un seduttore di donne e cacciatore di mostri che maneggia la motosega e che ha trascorso gli ultimi 30 anni evitando le responsabilità, la maturità e la paura per la Evil Dead.”
Ash Vs. Evil Dead seguirà il protagonista mentre fa ritorno all’insanguinata routine dopo che “un Deadite (Demone, n.d.r.) minaccia di distruggere tutta l’umanità.”
Sam Raimi (Rake, Spartacus: La guerra dei dannati), regista del film Evil Dead, dirigerà il pilot e sia lui che il suo partner di lunga dara Rob Tapert saranno tra i produttori esecutivi.
Raimi ha dichiarato:
“Evil Dead è sempre stato uno sballo. Bruce, Rob, e io siamo emozionati di avere l’opportunità di raccontare il capitolo successivo della sfigata ma eroica saga di Ash. Con il suo braccio motosega e il suo ‘boomstick,’ (fucile a doppia canna) Ash è tornato per prendere a calci nel sedere qualche demone. E amici, questa volta ce n’è un autocarro pieno.”
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House of Cards
Con colevole ritardo ho iniziato a guardare House of Cards; quattro giorni dopo l’ho finito.
Trovo che sia davvero ben realizzato sotto ogni aspetto, a partire ovviamente dagli attori e in particolare da Kevin Spacey.
Non si avvicina, per ora, al mio personale Olimpo dei telefilm, dove risiedono soltanto Breaking Bad e The Shield, ma comunque ha un buon piazzamento e confido che possa salire andando avanti con le stagioni.
Tre cose ritengo siano migliorabili:
Complessità degli intrecci
Fino a questo punto il telefilm è molto lineare e Jack Underwood sembra essere l’unico personaggio che trama alle spalle altrui (il che è improbabile, considerando l’ambiente in cui si svoge il tutto); gli intrecci sono sempre semplici da seguire, a volte anche troppo. Confido che sia una scelta, sia per partire piano nei confronti dello spettatore e sia per calare gradualmente il protagonista nella rete di intrecci, doppigiochi, ecc.
Vicende secondarie poco interessanti
Quando non c’è Underwood, le altre vicende sono poco interessanti; potrebbe essere una scelta per gestire il ritmo e non andare sempre sparati, ma in altri telefilm (es. Breaking Bad), riescono sia a farti interessare ai personaggi secondari e sia a gestire il ritmo della narrazione in modo eccellente.
Ammiccamenti troppo frequenti
Underwood ogni tanto si rivolge direttamente allo spettatore, a parole o con sguardi. Forse avviene troppo spesso.
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