Archive for the ‘Libri’ Category
Up & under
Per il lancio del libro di Andrea Pelliccia, l’editore ha scelto una mia fotografia.
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Up & Under. Racconti di rugby
Numero di Pagine: 191
Editore: Absolutely Free Editore
Autore: Andrea Pelliccia
Anno: 2011
Emozioni, storie, passioni all’ombra di una palla ovale, simbolo dello sport che più si è imposto all’attenzione del pubblico italiano in questi ultimi anni. Proprio nei giorni dedicati al Sei Nazioni, che vede il quindici azzurro impegnato contro i maestri francesi e britannici, escono i racconti rugbystici di Andrea Pelliccia, che rappresentano una ghiotta occasione per conoscere più da vicino il mondo del rugby e la sua magia.
Dalla partita d’esordio di un quattordicenne non troppo convinto della propria passione per il rugby, alle emozioni di un arbitro italiano impegnato per la prima volta a Twickenham, autentica cattedrale della palla ovale; dalle vicende della squadra giovanile del Petrarca Padova in trasferta, viste con gli occhi dell’autista che li porta verso Parma, alla storia di una strana amicizia incentrata su un passato sportivo comune (ma un presente completamente opposto) fra un avvocato di successo e un mendicante; fino alla cronaca particolare di un allenamento con la Nazionale Italiana e al racconto thriller di due amanti rapiti da misteriosi malviventi, dove l’unico indizio è un portachiavi con un piccolo pallone ovale. Affrontando storie e generi diversi, Pelliccia regala un felice affresco dello sport nel quale, più che in altri, conta il rispetto della fatica e degli avversari.
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La copertina del libro è un dipinto di Henri Rousseau, “Giocatori di palla ovale”, 1908, Olio su tela, 100×80,5cm, Solomon R. Guggenheim Museum – New York.
All’inzio del Novecento il rugby cominciò a diffondersi in territorio francese e nell’anno in cui Rousseau dipinse i “Giocatori di palla ovale” a Parigi si disputò la prima partita internazionale Francia-Inghilterra.
Gli Implaccabili
La casa editrice OkBook, per la copertina dell’ultimo libro di Giorgio Cimbrico, ha scelto una mia fotografia.
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Finito di stampare a fine luglio 2011, presente in tutte le librerie e nei maggiori store online a partire da agosto, Gli implaccabili di Giorgio Cimbrico vede la luce nell’anno dei Mondiali. Penna storica dello sport e del rugby, Cimbrico è andato a cercare le storie dei giganti del rugby su una strada che è fatta di fatti, di uomini e luoghi che il trascorrere del tempo ha trasformato in magnifici, irrinunciabili compagni di viaggio, che hanno acceso la fiamma della curiosità, che hanno condotto alla commozione, che hanno costretto a una ricerca capace di eliminare i sedimenti che si erano attaccati addosso, come le conchiglie sulla chiglia di una vecchia barca.
Ci sono le vittorie. E ci sono le sconfitte. Ma soprattutto ci sono loro, gli “implaccabili” del rugby. Quelli che niente è riuscito a buttare giù. Né gli avversari, né la vita.
Un libro che vede la luce nell’anno dei Mondiali, per raccontare i personaggi indimenticabili della palla ovale. Un libro che mescola emozioni, ricordi e luoghi storici di questo sport.
Storie che raccontano un’epoca in cui il rugby è stato un’arte e un cozzo, un improvviso e una variazione sulla tastiera del prato, una discesa verso gli inferi nel fango più vischioso, una scommessa, un azzardo, una risata, un rimpianto, una visione e una preghiera, avrebbe detto Dylan Thomas, che a rugby non giocò mai, ma era gallese e questo può bastare.
Una collana, sport.doc di Absolutely Free Editore, che raccoglie grandi firme del panorama del giornalismo sportivo italiano quali Roberto Renga, Dario Torromeo e un altro libro dello stesso Cimbrico, La regina e i suoi amanti (2010), che ha per protagonista l’atletica leggera.
Giorgio Cimbrico, genovese, segue il rugby da più di quarant’anni e ancora più assiduamente dal 2000, anno in cui l’Italia ha fatto il suo ingresso nel Sei Nazioni. Da trent’anni scrive per il Secolo XIX.
Mozart, Vermeer, Simenon e la storia dell’Impero Britannico attraverso i libri e i francobolli sono le altre faccende che lo hanno fatto tirare avanti sin qui.
Titolo: Gli implaccabili
Autore: Giorgio Cimbrico
Collana: Sport.doc
Formato: 13x21cm
Pagine: 147
Prezzo: Euro 13,00
Editore: Absolutely Free
La distribuzione del titolo cartaceo e della collana Sport.doc nelle maggiori librerie italiane è affidata a NdA.
OkBook – Responsabile Ufficio Stampa
Moreno Scorpioni
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Aggiornamento del 05/07/2012:
E’ uno dei libri più belli mai scritti in Italia sul rugby e io lo avevo recensito alla vigilia dell’ultima Rugby World Cup. E “Gli implaccabili”, saggio di storia, passioni umane e palla ovale scritto da Giorgio Cimbrico, hanno convinto anche la giuria del XLVI Concorso Letterario indetto dal CONI.
La Commissione, presieduta dal Prof. Walter Pedullà e composta da Valerio Bianchini, Giorgio Cristallini, Piero Mei, Giancarlo Padovan, Paola Pigni e Roberto Rosseti, dopo aver esaminato e discusso le opere presentate, ha assegnato all’unanimità i seguenti premi per la sezione saggistica.
Sezione Saggistica
1° Premio a Stefano Jacomuzzi, Giorgio Viberti e Paolo Viberti per “Storia delle Olimpiadi” (Edizioni Sei)
2° Premio a Giorgio Cimbrico per “Gli implacabili” (Absolutely Free)
Segnalazioni particolari a Paolo Alberati per “Giannetto Cimurri – la manosanta dei campioni” e a Maria Cannella, Sergio Giuntini e Marco Turinetto per “Sport e Stile” (Edizioni Skira)
Fonte: rugby1823.blogosfere.it
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Photography books make you happy
Credo di poter dire che quest’ordine copra una buona fetta della fotografia che mi interessa, almeno in questa fase della mia vita. Generi, temi e stili.
La solitudine del metafisico
Fu al museo di Villa Borghese, una mattina davanti ad un quadro di Tiziano, che ebbi la rivelazione della grande pittura: vidi nella sala apparire lingue di fuoco, mentre fuori, per gli spazi del cielo tutto chiaro sulla città, rimbombò un clangore solenne, come di armi percosse in segno di saluto e con il formidabile urrà degli spiriti giusti eccheggiò un suono di trombe annuncianti una resurrezione.
Capii che qualche cosa di enorme avveniva in me. Fino ad allora, nei musei, in Italia, in Francia, in Germania, avevo guardato i quadri dei maestri e li avevo sempre visti così come li vedono tutti: cioè come “immagini dipinte”. Naturalmente, quello che allora mi fu rivelato al museo di Villa Borghese, non era che un principio. In seguito con lo studio, il lavoro, l’osservazione e la meditazione, ho compiuto progressi giganteschi e così ora la pittura per me è un fenomeno tale che quando vedo gli altri, quelli che ancora non sanno, quelli che ancora arrancano nel buio e si affannano in mille modi per salvare la faccia, per ingannare il prossimo e loro stessi, e non riuscendo a nulla sono infelici ed essendo infelici sono cattivi, allora, dico, quando vedo questo triste e penoso spettacolo, una grande pietà mi prende per quei miseri e vorrei potermi offrire in olocausto, vorrei poter porgere a quei derelitti il mio petto nudo e gridar loro: “Picchiate! Picchiate! Sfogatevi!”. E abbracciarli vorrei e baciarli e con essi piangere vorrei e singhiozzare, e tra un singhiozzo e l’altro, per farli felici, giurar loro solennemente di non dipinger più!
– Giorgio de Chirico, estratto dall’autobiografia “Memorie della mia vita” (Europeo dicembre 2010)
Un bel tipo, De Chirico.
Virginia Woolf
“La vita è molto solida o molto instabile? Sono ossessionata da questa contraddizione. Dura da sempre, durerà sempre, affonda giù fino alle radici del mondo, quest’attimo in cui vivo. Ed è anche transitorio, fuggevole, diafano. Passerò come una nuvola sulle onde. Forse può darsi che, pur cambiando, pur fuggendo uno dietro l’altro così rapidi, abbiamo – noi esseri umani – una qualche successione e continuità, e che la luce ci attraversi. Ma cos’è la luce? Sono così turbata dal carattere transitorio della vita umana che spesso mi succede di dare un addio, dopo aver cenato con Roger, ad esempio; o di calcolare quante volte vedrò ancora Nessa.”












