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3D, il futuro del ritratto!
Il mio primo ritratto 3D… il futuro del ritratto? :)
Grazie a Smallie di Modena!
Nascondiglio degli echi
Longiano, Italy
2012
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“Ricordo che, in quegli anni, vagheggiavo la possibilità, in prossimità della fine della mia vita, di poter seppellire tutto il mio lavoro di scultore in una grande fossa e farlo sparire, affidandolo al grembo della terra.”
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Icaro
“I’ve never been certain whether the moral of the Icarus story should only be, as is generally accepted, ‘don’t try to fly too high,’ or whether it might also be thought of as ‘forget the wax and feathers, and do a better job on the wings.”
Stanley Kubrick
“Non sono mai stato sicuro che la morale della storia di Icaro dovesse essere: ‘Non tentare di volare troppo in alto’, come viene intesa in genere, e mi sono chiesto se non si potesse interpretarla invece in un modo diverso: ‘Dimentica la cera e le piume, e costruisci ali più solide.”
Stanley Kubrick
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La colossale statua di Icaro, in marmo bianco di Carrara, fu realizzata nel 1940 per commemorare Bruno Mussolini (che morì a causa di un guasto all’areo durante un volo) dallo scultore abruzzese Francesco Saverio Palozzi, all’esterno dell’allora collegio Aeronautico della Gioventù italiana del littorio “Bruno Mussolini”, situato nel piazzale della Vittoria. Icaro caratterizza il volto della città e ne simboleggia l’anima.
Questa magnifica scultura è stata per molto tempo degradata a causa dell’inquinamento atmosferico e non solo., fino al suo restauro che si è completato a novembre 2013.
La statua di Icaro ha il corpo gagliardo, vigoroso e perfetto: pontata su i piedi dai tendini tesi per iscoccar di terra, con le due ali imbracciate come due vasti clipei, col volto ardentemente riverso a divorare il cielo. Questa virile scultura, statica e greve, illustra alla perfezione il mito fascista della romanità, in particolare sembra rifarsi al programma arcaicizzante e classicheggiante seguito dagli artisti dell’imperatore Ottaviano Augusto per infondere un’austera solennità alle immagini che, seguendo precise indicazioni politiche, dovevano celebrare il nuovo ordine.
Gli elementi principali del tardo-arcaismo, come la rigida frontalità in grado d’infondere alla figura un tono ieratico e un significato sacrale, si fondono con l’idealizzazione e la perfezione senza età del classicismo ateniese. Il mito di Icaro, qui riprodotto, non rivela il fallimento dell’impresa, bensì elogia con raffinatezza il coraggio e l’audacia dell’uomo, pronto a dare la vita, sicuro di raggiungere l’immortalità riservata agli eroi, fissando senza paura il cielo in attesa di un trionfo certo. Un mito che esalterebbe Gabriele d’Annunzio, un’opera nata dall’unione di elementi dell’età arcaica con sapienti studi sullo spirito e sulla nobiltà della natura umana effettuati dai più grandi maestri del periodo classico.
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