Mostra William Klein + Daido Moriyama a Londra

Mostra William Klein + Daido Moriyama a Londra
William Klein + Daido Moriyama alla Tate Modern di Londra
10 Ottobre 2012 – 20 Gennaio 2013
La mostra esplora la relazione tra i percorsi artistici di due dei più acclamati fotografi viventi attivi dal dopoguerra. Due retrospettive corpo a corpo, che esaminano la carriera dei due artisti nella varietà di tecniche e mezzi utilizzati, nell’innovazione stilistica e nella comune esigenza che li lega nonostante i differenti esiti.
Una mostra che, a partire dalla pianificazione spaziale, crea affinità su vari livelli. Sul piano visivo li accomuna uno stile fotografico urgente, sfuocato, sporco, con immagini sovra-esposte e fuori fuoco, che testimoniano un condiviso rifiuto della pretesa di oggettività del mezzo fotografico. Sul piano del contesto operativo, interamente concentrato sulla realtà urbana, e in particolare sulle strade di New York e Tokyo, osservatorio privilegiato di entrambi gli artisti, dove l’attenzione è catturata da scorci, dettagli, folle, cartelloni pubblicitari, cortei. E, non meno importante, sul piano dell’esposizione – sia Klein che Moriyama, privilegiano il libro fotografico come canale divulgativo, che permette un perfezionamento del processo creativo attraverso l’editing e il design grafico. Da qui il libro fotografico Life is Good and Good for You in New York: Trance Witness Revels dove Klein presenta la sua visione di Manatthan in stile tabloid o il lavoro di Moriyama all’interno della rivista Provoke, pubblicazione sovversiva di una piccola realtà di fotografi giapponesi. Accanto ai percorsi paralleli, emerge anche la differenza dell’approccio e dei risultati raggiunti di entrambi gli artisti.
William Klein, nato a New York nel 1928, ha una visione più rumorosa, frenetica, esagitata – un forte dinamismo compositivo accomuna i suoi scatti dove i soggetti sono spesso protagonisti attivi delle foto. Spazia attraverso generi e tecniche, è a suo agio sia a scattare immagini di moda per Vogue commissionate da Alexander Lieberman, come pure nei panni di documentarista delle proteste studentesche del ’68 a Parigi. Come pittore, agli esordi della sua carriera, ottiene ottimi risultati anche al cinema con film come Who Are You, Polly Maggoo?, una satira sull’industria della moda. Il suo approccio alla fotografia è carnale, celebrativo.
Daido Moriyama, nato a Osaka nel 1938, ossessionato dalla vita urbana, rappresenta città più solitarie e sinistre, che sintetizza in immagini dalla forte semplicità grafica. Più distante dai suoi soggetti, elabora fotograficamente il tema della memoria, come la serie Tales of Noto basata sulla reinterpretazione di una storia letta da bambino ambientata nel paesino di Noto, o Record, un progetto di fotogiornalismo autobiografico sulla sua esistenza urbana. Il suo approccio più solitario, tendente all’astratto è particolarmente accessibile nella serie Memories of a Dog dove l’intimo ritratto di un cane randagio, solo e sulla strada, lascia spazio all’identificazione del fotografo e del pubblico.
Non è dunque nella similarità di stile o di contesto operativo che si vuole paragonare questi artisti. Come non lo è nella differenza dei loro approcci e dei risultati raggiunti. E’ piuttosto l’esigenza di continuare a calarsi nella realtà dell’esperienza urbana, sia essa in America o in Giappone, sia essa coinvolgente o alienante, a creare un dissolubile connubio nel lavoro di questi pionieri della loro generazione.
Fonte: vogue.it
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