La sopravvalutata ricerca della simmetria
Premesso che adoro Kubrick.
A me quel famoso video sulla simmetria nei film di Kubrick, che gira spesso nei social network, fa cascare le palle.
Nel 90% dei casi sono inquadrature di corridoi o comunque location dove l’inquadratura centrale e simmetrica è “obbligata” perchè è quella più ordinata e “necessaria”.
L’inquadratura simmetrica in quei casi è fare ordine in qualcosa che ha già un suo ordine, a volte così lapalissiano perchè l’architettura stessa del luogo è simmetrica.
La simmetria è anche la soluzione ordinata più intuitiva, pulita, piacevole ed anche semplice.
Basta anche vedere come, in campo fotografico, i fotoamatori agli inizi spesso siano attratti dal fotografare scalinate o architetture simmetriche e molti osservatori-amatori vadano in visibilio.
Altre volte la stessa immagine viene “specchiata” per creare artificialmente la simmetria.
Se prendete una persona a digiugno di fotografia o cinema, la piazzate in un corridoio e le chiedete come lo inquadrerebbe, cosa pensate che risponderebbe?
Ovviamente Kubrick ha mille pregi e quello del rigore nella composizione dell’immagine, nella ricerca di una pulizia visiva, è fra questi, ma non lo considero il principale e nemmeno il più particolare, anzi forse rappresenta la pecurliarità più semplice da imparare, anche senza avere il suo talento.
E’ più complesso e sorprendente, sia per l’autore che per l’osservatore, trovare ordine, con una inquadratura, nel disordine, nell’assenza di un ordine già pensato, progettato e digerito da altri.
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renatoaugelli
5 January 2015 at 12:28 pm