Filippo Venturi Photography | Blog

Documentary Photographer

Edipus, Eugenio Allegri

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Plautus Festival, Sarsina, 31/07/2016

Pierfrancesco Pisani, Nido di Ragno e OffRome
in collaborazione con Infinito s.r.l presentano

Eugenio Allegri in EDIPUS
di Giovanni Testori

Scene e costumi: Barbara Bessi
Disegno luci: Alessandro Verazzi
Assistente alla regia: Elisa Benedetta Marinoni
Regia: Leo Muscato

“La cultura italiana avrà un bel da fare, nei prossimi anni e decenni, se vorrà saldare tutti conti che ha in sospeso con Giovanni Testori, se vorrà rimediare a tutti peccati di superficialità, d’incomprensione vera o simulata, di omissione colposa e dolosa che ha commesso nei confronti della sua figura e della sua opera”.
Giovanni Raboni

“Allegri è bravissimo a dare corpo alla straordinaria lingua di Testori, sapiente e sapido miscuglio di alto e basso (come quella di Shakespeare), di latino e milanese, di classico e contemporaneo, di aulico e scurrile, di calchi e d’invenzioni folgoranti”.
Saul Stucchi

Note di regia
La Trilogia degli Scarrozzanti è probabilmente uno fra i più significativi ed emozionanti manifesti d’amore per il teatro che siano mai stati scritti. Giovanni Testori inventa una compagnia di guitti che bazzica teatri semivuoti e fatiscenti.
Una compagnia di ultimi, di avanzi, di diversi, di reietti dai partiti, dalle chiese e da una società che non vuol saperne nulla della loro arte. Ma loro non demordono: sono convinti che “el teatro existe e rexisterà contra de tutti e de tutto, infino alla finis delle finis”. E per questo si ostinano a recitare le grandi opere del passato: le reinventano, le riscrivono; magari forse le massacrano. Ma non è forse vero che il “Massacro” contiene anche un po’ di Sacro?
Nel tentativo di avvicinarsi al popolo, questa compagnia di guitti s’inventa una lingua che il volgo può comprendere, un linguaggio tutto loro, miscuglio di dialetti, latinismi e ridicole volgarità; un linguaggio che malgrado loro, si fa poesia struggente e disarmante.
Ma la crisi è crisi, e di artisti non ce n’è bisogno. “L’attor vegio” interprete di Laio, lascia la poverissima ditta degli Scarrozzanti per andare a guadagnare qualche soldo in più facendo “el travestitico in d’una compagnia, de revistaroli e de cabarettisti!” E la prima attrice, molla tutto per andare a maritarsi “cont quel fabbrecante de Mobili” che può garantirle una più tranquillizzante vita borghese.
Ora, a recitare la tragica storia dell’Edipus, c’è rimasto solo il Capocomico, che nel tentativo estremo di resistere, decide di interpretare lui stesso tutti i personaggi. E l’ostinazione con cui lo fa, dà l’impressione che potrebbe continuare a farlo anche davanti a delle poltrone vuote.
Leo Muscato

Edipus, firmato da Muscato, segna in qualche modo un ritorno al progetto “Ri-scritture”, che si è conquistato numerosi consensi di critica e di pubblico, e centinaia di rappresentazioni in tutto il territorio nazionale. Un tentativo di rileggere il classico con gli occhi del contemporaneo, interesse comune tanto al Testori drammaturgo, che al Muscato regista e qui anche adattatore di una delle più importanti opere della nostra drammaturgia. Il lavoro su Edipus, a distanza di vent’ anni dalla storica interpretazione di Sandro Lombardi, ed a quasi quaranta dall’esordio con Franco Parenti, è pensato proprio per Eugenio Allegri, contemporaneo e avanguardista “comico dell’arte”, sperimentatore linguistico ed interprete tra i più raffinati della nostra scena. Edipus segna la prima esperienza di Allegri sotto la direzione di Muscato.

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Written by filippo

1 August 2016 at 5:20 pm

Posted in Fotografie

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