Il Berluschino

Invasion of the Body Snatchers (1956), by Don Siegel
I berluschini non sono gli elettori che votano Berlusconi.
O meglio, non sono solo loro.
Non li ha creati Berlusconi, lui li ha soltanto riconosciuti e adulati.
I berluschini sono quegli italiani garantisti a tempo, pronti a vendersi la madre in un istante per la causa.
Pronti a sbranarsi fra di loro, se necessario.
Non hanno bandiera, né sono identificabili in una squadra di calcio.
Sono sia a destra che a sinistra.
Una nuova razza, sempre esistita.
Hanno vari tratti che li rendono riconoscibili.
Prima di tutto perdono la concezione di morale in casa propria; la domenica vanno a messa, esigono che le persone in giro per la città siano educate e molti sono a loro volta educati, ma nell’attimo in cui varcano l’uscio di casa diventa tutto lecito.
E’ lecito scoparsi le minorenni, umiliando anche la propria moglie, perchè, diciamolo, chi non si fotterebbe certe minorenni? Ah, tu no? Sei solo un ipocrita.
Uno che critica questo comportamento è senz’altro uno invidioso del denaro e del sesso altrui.
Un uomo che deve combattere e legiferare per combattere lo sfruttamento della prostituzione che la istiga, ma nessuno ci vede l’inopportunità, perchè lo fa in proprietà privata.
La negazione dell’evidenza sempre e comunque è quasi ammirevole.
Mi ricorda una famosa scena del film “Una guida per l’uomo sposato” (visibile qui).
In ambito politico sono facilmente riconoscibili perchè vivono perennemente nella fase del rifiuto, cercando di guadagnare tempo:
“Non è indagato”
“Indagine ad orologeria”
“Attendiamo la sentenza”
“Si, però anche Pinco Pallino non è meglio di lui”
“Complotto! Scandalo!”
Evadono, lo fanno con gusto, però sono i terroni il problema.
Il virus del berluschino è contagioso e anche certi insospettabili si ammalano quando si trovano davanti alla massa, una forma in cui mimetizzarsi e cullarsi, rassicurati dal numero elevato che nasconde il peccato del singolo.
Una banda di stonati che può urlare il peggio perchè non riconoscibile.
Quando ho visto il servizio sulla riunione dei Seniores del PDL (ma potevano anche essere del PD) ho provato una pena infinita. Non c’erano solo i sintomi ineluttabili e desolanti della vecchiaia, ma c’era anche quel virus che rende tutti dei pagliacci ringhiosi senza denti.
Una vecchiaia corrotta e corrosa dal tumore dell’egoismo mediocre.
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