Infinita letizia della mente candida
“Mierzwiak, per favore, mi lasci questo ricordo. Soltanto questo.
Non lo voglio più fare.
Chiedo scusa ho sbagliato.
Non lo voglio più fare.
Riesci a sentirmi? Ho cambiato idea, non lo voglio più fare!”
L’ho rivisto per la quarta volta.
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Se mi lasci ti cancello è un film del 2004 diretto da Michel Gondry, con Jim Carrey e Kate Winslet.
La sceneggiatura, vincitrice dell’Oscar 2005, è opera di Charlie Kaufman, che si conferma portato per i film “psicologici” e visionari, come dimostrano altre sue creature come Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee e Confessioni di una mente pericolosa.
Il titolo italiano non richiama quello originale, e altera la raffinatezza e l’impegno del film, facendolo apparire quello che non è, ovvero una tipica e spensierata commedia americana. Il titolo inglese, Eternal Sunshine of the Spotless Mind, infatti è preso da un verso dell’opera Eloisa to Abelard (1717) del poeta inglese Alexander Pope (già citata in un altro film di Kaufman, Essere John Malkovich):
How happy is the blameless vestal’s lot!
The world forgetting, by the world forgot.
Eternal sunshine of the spotless mind!
Each pray’r accepted, and each wish resign’d.
Questi versi, tra l’altro, vengono citati all’interno del film, e in italiano recitano:
Com’è felice il destino dell’incolpevole vestale!
Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata.
Infinita letizia della mente candida!
Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.
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La distruzione della persistenza della memoria.
“Beati gli smemorati, perché avranno la meglio sui loro errori” – F.Nietzche
E’ sufficiente una sceneggiatura di ferro di Charlie Kaufman (quello di essere John Malkovich per intenderci) per trasformare il brutto anatroccolo Michel Gondry (ricordate l’insipido Human Nature?) nel cigno regista di questo film davvero riuscito. Supportato da due attori in evidente stato di grazia (l’ormai perfetto e maturo Jim Carrey ma soprattutto la problematica nevrotica conflittuale Kate Winslet) il film ha una idea centrale molto forte: la possibilità di cancellare completamente i ricordi spiacevoli viene attuata praticamente dai medici della LACUNA CORPORATION che si offrono di fare piazza pulita di esperienze negative e di oggetti e persone legati a un periodo della vita da rimuovere. Kate Winslet Clementine è la prima ad eseguire il trattamento di cancellazione proprio nei riguardi del povero Jim Carrey Joel, che giudica, dopo il primo entusiasmante momento di innamoramento, noioso e insensibile, egocentrico e di poche parole, piatto e inconcludente. A lungo andare il loro rapporto si è deteriorato e Clementine, di impulso, ha deciso di fare piazza pulita di una storia comunque importante. Quindi tabula rasa su tutto, anche sui momenti felici (perché ci sono sempre i momenti felici anche nella peggiore delle storie) sulle nottate sul ghiaccio ad indicare stelle inesistenti, sul viaggio a Chicago, sui silenzi al ristorante cinese,sui pupazzi patata, sui regali e sui biglietti d’amore, su un treno della metropolitana, su una mattina d’inverno sulla spiaggia a cercare di fare decollare modellini d’aeroplano.
Jim Carrey saputo di essere stato eliminato decide di fare lo stesso e si sottopone al medesimo trattamento di pulizia mirata. Ma probabilmente il suo inconscio crea un fenomeno di strenua resistenza al trattamento e forse due persone per quanto diverse, per quanto opposte, si incontrano e si innamorano per meccanismi che il computer non potrà mai identificare e cancellare.
Messaggio finale retto da un testa a testa tra Jim e Kate, che è un duello a chi è il più bravo. Joel e Clementine hanno bisogno di incontrarsi e di soffrire: è solo passando attraverso questa sfortunata esperienza che possono sperare di crescere ed andare avanti fecendo tesoro degli errori commessi.
Momenti spassosissimi retti soprattutto dai ricordi d’infanzia di Carrey, densi di conflitti di colpa e umiliazioni da super-io materno schiacciante. Bellissimo il progressivo scomparire degli oggetti in scena e delle facce dei personaggi mentre il nostro eroe è in fuga. Uno dei rari casi in cui livello narrativo e figurativo coincidono magnificamente sostenendosi a vicenda. In ombra gli altri attori, a parte la rossa Kirsten Dust, cui va il merito di dire le due citazioni più gustose, una delle quali è la frase dello scrittore Alexander Pope che dà il titolo al film (eterno splendore della mente immacolata, dimentica del mondo e dal mondo dimenticata). Ma l’errore spesso è necessario per affermare più saldamente la verità.
(Autore Snaporaz68)
Charlie Kaufman, nome completo Charles Stuart Kaufman (New York, 1º novembre 1958), è uno sceneggiatore statunitense.
“L’abitudine per uno scrittore è di consegnare una sceneggiatura e poi scomparire. Questo non fa per me. Io voglio essere coinvolto dall’inizio alla fine. E questi registi [Gondry, Jonze] lo sanno, e lo rispettano.
Tutte le sue opere portano come marchio di fabbrica l’introspezione, la “psicanalisi” dei personaggi, che rende il film a tratti cervellotico. In alcuni casi, addirittura, il film si svolge quasi interamente nella mente del protagonista, come in Se mi lasci ti cancello e Essere John Malkovich, dimostrando una buona dose di visionarietà e creatività.
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