Tommaso Ausili – The Hidden Death (Slaughterhouse)
Tommaso Ausili ha vinto il Sony World Photography Award nella categoria “Vita contemporanea”, con la serie “The Hidden Death” (la morte nascosta), dedicata all’uccisione degli animali nei mattatoi.
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Winners gallery 2010 (World Press Photo of the Year 2009)
Molto belle le foto di quest’anno, non vedo l’ora di prendere il catalogo.
Ci sono anche diversi italiani.
Questa serie di Tommaso Ausili mi ha colpito molto, mi ha fatto tornare in mente la serie “Mattatoio” di Mario Giacomelli del 1961, realizzata nei macelli comunali di Senigallia, di cui disse:
“Serie iniziata e finita in pochi minuti per il grido spaventato, pauroso dei poveri impotenti animali che mi hanno straziato l’anima e mi hanno portato a scappare da quel posto maledetto.”
(verso di una stampa della serie)
“Al mattatoio volevo capire da vicino come avveniva l’uccisione delle bestie, perchè il solo pensarci mi metteva tristezza. Al maiale io sapevo che tagliavano la gola, ho visto invece che lo colpiscono alla tempia, in fronte, qui, con una rivoltella e allora stramazzavano al suolo; gli tiravano su le gambe con un colpo e poi… tan! Ma non è questo che mi ha messo paura.
Da sopra buttavano giù i maiali, si vede nelle fotografie; dal camioncino che avevano scivolavano giù, così. Li vedevo da dove stavo a fotografare. I maiali, poverini, si mettevano, se questo è il muro, con la testa a ventaglio , così: qui c’era la testa di uno, qui la testa di un altro, come un ventaglio… E gridavano, con una tale forza! Questo fatto mi ha messo un tale male dentro l’anima che ho preso e sono fuggito subito, di corsa.
Mi sembrava che capissero proprio. Capiscono: un uomo con un bastone e una grossa corda non riusciva a tenere ferma una mucca che stavano portando dentro per ucciderla; per fortuna era legata con la corda, perchè se no sarebbe fuggita! Mica ce la facevano a tenerla! Solo dopo è riuscito a darle una legata; c’erano dei pali di ferro, l’ha legata lì. Non ci riusciva perchè lo senti che loro sanno che le uccidono. Gridano proprio, non vogliono. Quello dei maiali era proprio un grido… Sai quando i bambini piccoli tutto ad un tratto si mettono a piangere? Mi ha fatto così male il cuore che ho preso e ho detto: basta, vado via, non voglio saperne più niente.
Potevo ritornare, conoscevo chi ci lavorava, avevo il permesso, ma non sono tornato più, non ne ho più avuto il coraggio.”
(dalla lunga conversazione di Mario Giacomelli con Simona Guerra)
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Le parole di Tommaso Ausili:
“Il vertice della catena alimentare consiste in un lungo processo che inizia da una fine: la fine della vita di un animale. Tra un animale vivo e qualsiasi pezzo di carne (sia asetticamente impacchettato sugli scaffali del supermercato o in bella mostra dietro il vetro del bancone del macellaio) c’è il mattatoio. Queste vere e proprie “catene di smontaggio” sono nascoste in anonimi edifici, circondati da muri di cinta, solitamente lontani dal centro delle città e sorprendentemente silenziosi dall’esterno. Lontano dagli occhi del consumatore, operai specializzati accompagnano gli animali verso gli ultimi istanti della loro vita, seguendo fredde e chirurgiche procedure. Nel “corridoio della morte”, compiendo gli ultimi passi verso la cosiddetta “trappola”, gli animali sembrano consapevoli del loro inevitabile destino. L’odore della morte è nell’aria, la paura serpeggia tra gli animali che aspettano il loro turno quando vedono quello che li precede scomparire dietro la porta d’acciaio della trappola. Le urla di terrore, il disperato scalpitare degli zoccoli sulle pareti metalliche della trappola sono il inequivocabile segnale, che perfino gli animali “irrazionali” comprendono, che una volta varcata quella soglia nessuno esce vivo.”
E’ terribile……..
micol
15 February 2010 at 7:43 am
ma non scherziamo.
è la vita.
che in questo caso se ne va.
sono onnivoro e non vedo per quale motivo dovrei avere un senso di colpa.
bruno
4 March 2010 at 4:22 pm
Forse dovresti sviluppare il senso dell’intelligenza. Nessuno vieta volendo di evitare sofferenze alle bestie nei macelli. Siamo uomini enon coccodrilli.
Pierluigi Rizzo
6 March 2010 at 11:45 am
Non scherziamo, appunto!
Io non sono onnivoro più,
perchè è sbagliato uccidere
e togliere la vita a un essere senziente.
Io posso scegliere e nutrirmi
di altre cose senza far
soffrire un altro essere.
Io provo pietà per i più
deboli che a differenza
di me non possono scegliere.
Norbert
13 March 2010 at 1:13 pm
sei il tipico essere umano. quello che mi fa ribrezzo.
Chiara Bellini
1 May 2010 at 9:47 am
Bruno, não vés o motivo porque és burro.
simples!
pcolaco@cm-sintra.pt
3 May 2010 at 11:47 am
ma vergognati, non sei un uomo.
elisa
4 May 2010 at 3:46 pm
• Il fatto che tu abbia un’alternativa a tutta questa merda.
• il fatto che molto probabilmente tu, da solo, non riusciresti ad ammazzare e macellare neanche il pelouche di tua sorella.
• il fatto che “onnivoro” non voglia dire niente e “tu” non lo sia veramente, sei onnivoro per la carne nello stesso modo in cui puoi respirare monossido di carbonio per tot tempo ma probabilmente questa non la capirai neanche e allora vatti a leggere le patologie derivate dal consumo di carne animale, questa poi, trattata con i peggio ormoni per accelerarne la crescita.
• il fatto che il mercato della carne non sia piu’ SOSTENIBILE a livello ambientale.
e infine:
• Il fatto che tu abbia un’alternativa a tutta questa merda.
ma cosa cazzo ‘sto a perdere tempo con te, evidentemente usi internet solo per farti le seghe su youporn.
“è la vita”, dice, povero pirla, sicuramente un altro coglione diceva la stessa cosa guardando il mercato degli schiavi 600 anni fa.
Alessandro
12 May 2010 at 9:13 am
a che eta’ hai perso la compassione?
carmen
13 May 2010 at 9:36 am
Se avessi un minimo di conoscenze riguardo la fisiologia del tuo organismo comprenderesti l’aberrazione del definirsi “onnivoro”. L’uomo è un essere biologicamente orientato al frugivorismo.
Paolo vegan
19 May 2010 at 9:07 am
Sei onnivoro è la tua scelta e nessuno ti può dire nulla, ma dire che la vita è trattare gli animali in questo modo, come tratti una scatola di cartone… La fai nascere, e non la fai vivere, la tieni rinchiusa fino al giorno in cui non è ingrassata e puoi mangiartela…e lauccidi senza pietà… non c’è vita non c’è rispetto della creazione in questo… c’è egoismo menefreghismo assenza di pietà.
Puoi mangiare carne ma devi scegliere, per la tua condizione di “intelligenza superiore”, che la carne che mangi abbia vissuto bene e serena prima di sacrificarsi per te, dovreste per lo meno esserle grato e avere compassione per una vita che muore.
Paolo
8 September 2010 at 9:31 am
E’ massacro in stile catena di montaggio, pur di ridurre i costi e poter tener sempre pieni i banchi dei supermercati e affollati i fast food. C’è modo e modo di scegliere come nutrirsi, non è che uno deve diventare vegano perchè fa tendenza, ma solo perchè uno scopre di essere umano a differenza della maggiorparte delle persone, portate da questa società di merda a diventare sempre più aggressivi, cinici, freddi e soprattutto insensibili.
GODDOD
29 January 2011 at 11:55 am
allora vatti ad informare bene perchè noi uomini non siamo carnivori e se lo fossimo dovremmo avere dei canini grandi come quelli dei leoni siamo FRUGIVORI!!
andy
20 March 2012 at 2:43 pm
There were many pictures from the slaughterhouse but this set appeared quite different.
I look at the photo and see some people
Victor
16 February 2010 at 1:55 pm
Very disturbing images. Makes me feel guilt.
Bajanexile
23 February 2010 at 1:07 pm
Go veggie!!!
St1
23 April 2010 at 2:17 pm
terribile-schrecklich……
Evelyn Wachsmann
24 February 2010 at 7:29 pm
Go veggie!
St1
23 April 2010 at 2:19 pm
…è per tutto questo che sono vegetariana. Da 16 anni sono libera
gea
26 February 2010 at 3:00 pm
Incredibile che, dopo foto come queste, ci sia ancora gente che mangi carne. La serie di Giacomelli è del 1961… e da allora, purtroppo, nulla è cambiato se non in peggio.
Andrea
27 February 2010 at 11:42 am
what a shame to be a part of mankind. he who is able to eat a single piece of meat after watching this, has no heart! stop this genozide!
Frank
1 March 2010 at 5:53 pm
What – hadn’t you even thought about where your food comes from before?
The Kid
9 May 2010 at 10:01 am
Grande senso artistico. Qualcuno dice che è per questo che è diventato vegetariano. Visto che sono già ‘al sangue’ mancano solo le patate arrosto. Ho l’acquolina.. Un saluto
Marco Agnello
4 March 2010 at 7:56 pm
La Pasqua si avvicina e anche il massacro di quasi 900 mila agnelli.
Norbert
13 March 2010 at 3:46 pm
Leonardo da Vinci previde un “giorno in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare e anche l’uccisione di un solo animale sarà considerata un grave delitto”.
Norbert
13 March 2010 at 4:08 pm
Bellissime complimenti!
Marcella
4 March 2010 at 9:38 pm
Esistono dei deficienti che credono che chi abbia sensibilità o pietà sia in effetti più debole di chi sia il contrario. Niente di più falso,vero forse il contrario.Chi si rende cinico verso la sofferenza di un indifeso,un più debole, è il vero fiacco; e per di più vigliacco.
Pierluigi Rizzo
6 March 2010 at 11:51 am
che tristezza leggere l’indifferenza al dolore, di chiunque questo sia…ed allora capisci che del degrado del mondo siamo noi la sola causa
simona
30 April 2010 at 10:56 am
A Marco Agnello dico: sei un idiota! Ti ci porterei io a vedere cosa fanno agli animali dei quali per uno scherzo del destino hai il cognome. Ma per una stupidità come la tua forse non servirebbe nemmeno quello.
Per Bruno: anche tu come sensibilità e cultura vai molto male! Sai cosa è un libro? Ti farebbe bene…
Ad entrambi dico: siete insensibili e stupidi. Ma per la stupidità Voltaire-che di sicuro non avrete nemmeno mai sentito nominare-diceva che “non v’è cura”.
Coraggioso il fotografo. e bravo
Michele
27 March 2010 at 12:55 pm
Caro Michele,
non sai riconoscere un troll da un utente serio? Non ti ci devi neanche mettere….
Comunque, io sono contro ogni tipo di violenza, anche quella verbale.
E qui ho trovato molte anime bianche che insultano tranquillamente chi non la pensa come loro.
A questi dico: non siete migliori di nessuno.
Fabio
12 May 2010 at 10:31 am
A questi dico: non siete migliori di nessuno.
Appunto….
Marco
22 May 2010 at 5:21 pm
Tommi sei crudele, meraviglioso…….grazie.
andreina
27 March 2010 at 3:23 pm
Trovo particolarmente emozionante la foto dei tre agnellini che guardano (non si vede lo sguardo ma la foto è così potente che non si può non immaginarlo) quello che sarà il loro destino di lì a breve! O lo sguardo del vitello con la pistola alla testa (Ricordano foto scattate nei Lager nazisti, o in Cambogia). E poi i preti hanno avuto il coraggio per secoli di dichiarare che gli animali non hanno l’anima! Se Bruno, e il geniale Marco Agnelli, avessero un solo briciolo di cultura ambientale, saprebbero tra l’altro che per pascolare il bestiame si stanno distruggendo le foreste amazzoniche dalle quali dipende l’equilibrio del pianeta intero. Dopo pochi anni di pascolo il terreno si desrtifica e ci vogliono secoli perchè ritorni fertile.
Lo diceva il Mahatma Gandhi, che di sicuro i nostri due eroi (immaginate i tipi: quelli che ostentano con compiaciuta soddisfazione pancia ed ignoranza) non conoscono “per quanto tempo ancora andrà avanti questo assurdo massacro al nostro stesso futuro?”.
Quando andate a farvi la colonscopia state attenti che non vi dicano che avete un nel CA del colon…
michele
27 March 2010 at 3:43 pm
Verrà il giorno nel quale gli uomini conosceranno l’ anima degli animali
e uccidere un animale sarà considerato un delitto come oggi lo è uccidere
un uomo.
– Leonardo Da Vinci
Mi fa profondamente pena chi considera altri esseri viventi inferiori all’uomo…..chi pensa questo si deve solo vergognare….
Emanule
15 April 2010 at 3:34 pm
That’s why i thank everyday to myself for being a vegan. Don’t like to be part of all that suffering.
itzel
19 April 2010 at 11:44 pm
brilliant work; “MEAT IS MURDER”
kilian
22 April 2010 at 8:12 pm
some very powerful images, some seem to look like to much staged for my taste (foto8).
i can smell some disturbing sense of humour.
makes me remember MEAT by Frederick Wiseman and a Tolstoi quote about slaughterhouses.
and yes, meat is murder.
hm…are pictures of the act of murdering art?
if yes, is it relevant? not to the animals, maybe for the viewer.
fek
23 April 2010 at 5:39 am
[…] can see the series here, but I would put the bacon sandwich down first. « […]
Tommaso Ausili – The Hidden Death « At War With The Obvious
23 April 2010 at 9:28 am
Questi sono i lager, esattamente come quelli nazisti e/o comunisti. Non c’è alcuna differenza.
Chi uccide un qualasiasi essere vivente, non farà fatica ad uccidere pure un essere umano!
Danx
23 April 2010 at 12:36 pm
Terrible! Go veggie!
Juli
23 April 2010 at 1:14 pm
Vi invito ad avere rispetto per chi non condivide le vostre stesse scelte di vita. In fondo voi siete sicuri al 100% che le piante non abbiano un sistema nervoso e non soffrano?
Matteo
23 April 2010 at 6:19 pm
Quindi tra una certezza (la sofferenza degli animali) ed una incertezza (il dubbio se le piante abbiano o meno qualche meccanismo che le faccia soffrire) è logico scegliere l’incertezza? suvvia! :D
Va stabilita la definizione di “soffrire”: un animale soffre perché ha un sistema nervoso periferico che trasferisce gli stimoli ad un sistema nervoso centrale che li elabora a li traduce in una vastissima gamma si sensazioni.
Una medusa ha un sistema nervoso periferico, ma è difficile asserire che soffra in mancanza di un sistema nervoso centrale.
I mammiferi sono invece provvisti di entrambi, quindi non credo ci siano dubbi… poi si sa, ciascuno si arrampica sugli specchi per sentirsi a posto con la propria coscienza.
hjubal
6 May 2010 at 6:10 am
Non si puo’ avere rispetto che chi “gode” del dolore e della sofferenza INUTILE di altri esseri senzienti.
Per quanto riguarda le piante ti rispondo cosi:
Di cosa credi che si nutrano gli animali che mangi? Di piante. E’ una catena alla quale noi eliminiamo un anello terribile di sofferenza mangiando direttamente vegetali senza farli passare dagli stomaci di altri esseri senzienti. E questa catena è nella natura delle cose.
Esistono tre regni:
Regno minerale, che è di nutrimento a quello vegetale.
Regno vegetale che è di nutrimento a quello animale.
Regno animale che si nutre di quello vegetale, con l’eccezione di quelle (poche) specie carnivore e predatorie che hanno una funzione di controllo. Specie alla quale noi NON APPARTENIAMO essendo FRUGIVORI e non carnivori nè onnivori.
Questa è la realtà delle cose.
Ed è per questo che i minerali ed i vegetali non possono gridare il loro dolore mentre gli animali si, pesci compresi.
A noi servono proteine, vitamine, sali minerali ed altre sostanze che si trovano TUTTE nei due regni minerale e vegetale, non abbiamo bisogno di massacrare animali. Se mi dite che vi piace la carne e che ve ne fregate ne prendo atto, non posso fare altro. Ma non chiedetemii “rispetto” per tutto questo dolore inutile e per tanta ignoranza letta in questi commenti.
Gianluca
8 May 2010 at 11:13 am
Errata corrige: Non si puo’ avere rispetto PER chi “gode” del dolore e della sofferenza INUTILE di altri esseri senzienti.
Gianluca
8 May 2010 at 11:22 am
Caro Matteo, il rispetto è un valore, e come tale necessita di essere meritato. Non vedo alcun rispetto nel trattamento che riserviamo agli animali, per scopi vari, tutti comunque futili e ampiamente contestabili.
Io se vedo uno sconosciuto che picchia un ragazzo indifeso, istintivamente cerco di fermarlo. Credo che questo sia un grande valore. Una persona che di fronte al dolore, alla sofferenza, a soggetti indifesi, non prova ribrezzo e anzi riesce ad ironizzare, è una persona che mi fa paura. Che non vorrei fosse sulla mia strada perchè se non ripudi il dolore ti ci abitui molto in fretta. ed è pericoloso.
Tutte le società che si sono susseguite hanno cercato con vari strumenti (leggi, esilio, carcere..)di isolare i soggetti “pericolosi”, perchè una società che non si difende dalla violenza rischia di autoannientarsi, quindi è un principio di autotutela. Se tale tutela non ci fosse tu avresti paura ad uscire di casa, potresti essere ucciso in ogni istante.
Per quanto concerne la tua domanda: Ammesso che soffrissero?(io non lo credo ovviamente, non essedo mai stati trovati esemplari con sistemi nervosi)ma ammesso?
hai idea di quante tonnellate di piante vengono sterminate per allevare una mucca?
se mangi un chilo di 100g di grano (pasta) 200g di patate sei pieno.
Hai idea di quanto grano viene impiegato per darti una fetta di carne????????informati:) restarai a bocca aperta.
Sai vero che se tutti fossimo veg non esisterebbe la fame nel mondo? sai che il 65%dei cereali di tutto il pianeta è mangime??????????????????????
ora fai il calcolo se far soffrire 100 spighe di grano e 6000 spighe di grano. Anche se soffrissero come allocazione del dolore l’unica strada è di scegliere la fonte primaria:)
Vegan Gale
21 December 2011 at 1:04 am
c’est dégueulasse !
bardo
23 April 2010 at 7:20 pm
>>Questi sono i lager, esattamente come quelli nazisti e/o comunisti. Non c’è alcuna differenza.<<
Making fascism look banal is either naive or evil.
fek
23 April 2010 at 8:03 pm
so glad i am vegan.
these pictures show so much humanity in the animals. i challenge anyone to look at them and not see themselves in the animals.
a thousand congratulations to the photographer! magnifico.
kristin
23 April 2010 at 10:11 pm
tremenda la mirada del cerdo, comprendiendo por primera y última vez el susceso de la muerte. Un gran trabajo fotográfico, enhorabuena.
miguel
24 April 2010 at 8:02 pm
[…] can see the rest of the series here. Be warned: the photos didn’t turn me in a vegetarian for no […]
Prize-winning photographer achieves what famous authors advocating vegetarianism failed to do « Myblog's Blog
25 April 2010 at 2:12 pm
[…] can see the rest of the series here. Be warned: the photos didn’t turn me in a vegetarian for no […]
Prize-winning photographer achieves what famous authors advocating vegetarianism failed to achieve « Michael Hudson
25 April 2010 at 2:34 pm
Vielen Dank. Ich könnte das nicht. Aber dem sich auszusetzen finde ich sehr mutig!
Grazie. Non potrei. Ma per sospendere se stessa, trovo molto coraggioso!
molle
26 April 2010 at 9:23 am
Grazie!!!
GO VEGAN!
June
26 April 2010 at 10:37 am
Thank you! The world needs to see these pictures; people need to awake to this reality. We don’t need meat; meat is killing us and killing the planet.
People who are sensitive to these pictures must be sensitive to what they show even when we are not looking; whenever someone asks for a steak, he is ordering death.
cristina
1 May 2010 at 6:11 am
Hi there,
great pictures!
this is pure reality!
Normen
2 May 2010 at 9:17 pm
L’immagine dei tre agnelli che guardano paralizzati al destino che li aspetta (The silence of the lambs) è aberrante; si avverte una particolare pressione sul cuore, un misto di rabbia, odio, impotenza e compassione.
Sembra un fotomontaggio.. e sarebbe bello se lo fosse.
Complimenti al fotografo, spero che in molti vedano questo album.
Azzi
3 May 2010 at 1:35 pm
Thank you for doing this hard job. All people should see what’s behind the scene. Every time they pick up meat from the fridge they should see these pictures.
I’m a vegetarian for nearly 20 years.
knuddelbacke
5 May 2010 at 8:37 pm
Pity they are all staged shots and quite a number are likely to have been killed and arranged for the particular photo.
I challenge anyone in a country which has good slaughter standards such as the EU, USA, Aust or NZ to find any shots like these or any situations where animals have been tortured prior to slaughter. (these countrys dont support in-humane slaughter).
some specific comments
Photo 2 – the lambs are photoshopped in
photo 3 – the pig would have been killed using a humane devise and then bled – this animal is not alive
photo 4 – this is a captive bolt gun – considered to be the most humane slaughter method as it is instantaneous and doesn’t fail.
photo 5 – could have been taken anywhere and these aren’t fit for slaughter
photo 7 – appears to be wounded in thigh – not something a slaughterman would do or leave it lying in blood – staged shot again
photo 12 – not fit for slaughter – in western countries would not be accepted by slaughter house.
The Kid
6 May 2010 at 5:51 am
What is wrong in arrangement and photoshopping? It’s the expression of an artist. Maybe the shots are not real situations in a slaughterhouse but they are metaphors for the relationship between the human (animal) and the animals we decided to abuse for what reasons ever.
For me this work is neither an accusal nor a compurgation – for me it is a metaphorical report and I salute Tommaso for his hard and important work.
knuddelbacke
7 May 2010 at 10:52 am
Foto terribilmente vive.
Splendido lavoro!
hjubal
6 May 2010 at 6:11 am
[…] look at this: Tommaso Ausili – Slaughterhouse (World Press Photo 2010). We are disgusting, have a nice dream. (via […]
Cute Kittens in Slaughterhouse - Nerdcore
11 May 2010 at 10:01 am
Da vergeht einem der Appetit auf Fleisch.
(The more I watch the less I want to eat meat again.)
Zeigefinger
11 May 2010 at 9:24 pm
Welch ein Meisterwerk ist der Mensch!
Wie edel durch Vernunft!
Wie unbegrenzt an Fähigkeiten!
In Gestalt und Bewegung wie bedeutend und wunderwürdig!
Im Handeln wie ähnlich einem Engel!
Im Begreifen wie ähnlich einem Gott!
Die Zierde der Welt!
Das Vorbild der Lebendigen!
(Hamlet)
Man streiche doch bitte “Vernunft”, “Handeln wie ein Engel”, “Begreifen wie Gott”, “Zierde der Welt” und “Vorbild”.
Primitive Barbaren sind wir allemsant. Diejenigen, die töten lassen (Mensch wie Tier), um Vorteile zu geniesen, die anderen das Existenzrecht absprechen. Und diejenigen, die das (soweit mglich) nicht tun, aber die anderen gewähren lassen.
chibi
12 May 2010 at 5:06 am
Danke!
Gut gesagt.
Was sind wir doch eine unglaublich “fortschrittliche” Zivilisation,dass wir solche Sachen zulassen,dass solche Dinge überhaupt geschehen.
Man sollte sich schämen,”Mensch” zu sein…
Caroline von Gayling
21 May 2010 at 9:09 am
[…] Photographer of the Year dalam Sony World Photography Awards 2010, dengan fotonya berjudul “The Hidden Death” yang masuk dalam sub-kategori Contemporary Issues. Penghargaan telah diberikan pada Tommaso […]
“The Hidden Death” Menangkan Sony World Photography Awards 2010
13 May 2010 at 5:58 am
Have a heart. GO VEGAN.
8Sparrow8
13 May 2010 at 10:54 am
Bisogna passare dal ribrezzo all’azione, e cambiare i nostri stili di vita.
La risposta contro tutto questo errore nei macelli è una sola: diventare vegan.
Marcello
13 May 2010 at 3:39 pm
[…] [ Art ~ Bilder ~ Design ] Tommaso Ausili – Slaughterhouse (World Press Photo 2010) Alexandre Farto – Urban Artworks Setting Up the Optimal Work Environment […]
sunday.linkdump « monstropolis
16 May 2010 at 5:04 am
vi consiglio di leggere il libro “se niente importa” di Jonathan Safran Foer. Dietro ad ogni di queste foto c’è una storia. leggendo questo libro, potrete farvi un quadro generale su cosa comporta il mangiare animali. È un sistema pieno di imperfezioni, tante cose che non vanno. Sta poi ad ognuno di noi decidere se le imperfezioni del sistema di allevamento e macellamento di massa sono troppe per essere sostenibili, o no. Leggete, e fatevi liberamente la vostra opinione.ciao
Pizinho
18 May 2010 at 6:08 pm
AND THATS ONE OF THE REASONS WHY I BECAME VEGETARIAN 2 YEARS AGO.
Túlio
19 May 2010 at 11:22 am
…
RT @SibylleBerg: grossartig!…
ausili » Twitter Trends
19 May 2010 at 1:45 pm
i dont see the problem. the first pic is awesome
gessi
21 May 2010 at 12:06 am
Grande complimento al fotografo!Grazie!
Purtroppo è la realtà..Ma non va bene così.Gli animali sono esseri viventi con sentimenti come noi.Loro hanno paura(si vede!),soffrono,loro mi fanno ricordare le persone nei campi di concentramento..Non c’è fuga,non c’è speranza…io devo morire.Perchè?
Noi mangiamo troppo carne.Non è necessario maccellare così tanti animali.(Quanto cibo viene buttato via ogni giorno!Siamo tutti grassi e viziati!Intanto il sangue non lo vediamo….)
Dovremmo svilluppare un pò più di sensibiltà,un pò più di modestia.
Se ognuno dovrebbe maccellare l’animale da se che vorrebbe mangiare,si mangerebbe molto meno carne!
(Come era nei “vecchi tempi”)
Caroline von Gayling
21 May 2010 at 9:06 am
[…] Tod) gibt es unter anderem hier zu sehen (Vorsicht – nichts für schwache Nerven!): https://bfox.wordpress.com/2010/02/12/tommaso-ausili-slaughterhouse-world-press-photo-2010/ könnte auch interessieren:Bilder die wir nicht sehen wollten…Bloß nichts über […]
Das Staunen der Lämmer | Der Stilpirat
11 June 2010 at 7:21 am
Die Bestie Mensch!!!
Was maßt sich der Mensch nur an?
Alice Möbus
16 June 2010 at 9:17 pm
[…] Tommaso Ausili – Slaughterhouse (World Press Photo 2010) Dieser Beitrag wurde unter Linksammlung veröffentlicht. Setze ein Lesezeichen auf den Permalink. ← Weblinks vom 2010-06-18 […]
Weblinks vom 2010-06-24 | | blog.eyespeak.de |
24 June 2010 at 6:57 pm
mmmm che buone le bistecche
oscare
2 July 2010 at 10:44 am
Allora mangiale crude..vai..se ti piacciono, vai in campagna, insegui una mucca e sbranala. Cosi com è occhi, sangue che cola, mentre grida, membra vene pelle..sei sicuro della tua affermazione?
Vegan Gale
21 December 2011 at 12:37 am
allora vedi se riesci a mangiarle crude tutti i giorni? non arriverai a 3 mesi di vita..le mangi cotte..tra 20 anni non si sa quante malattie l’umanità avrà!
andy
20 March 2012 at 2:57 pm
Complimenti per gli scatti, belle foto.
AleM
2 July 2010 at 1:08 pm
I agree that animals shouldn’t be tortured, but i have to question your connection with reality here. First off, animals in slaughter houses are not tortured, they are killed instantly. Secondly, the humane expressions are photoshopped to make an appeal to emotion, not reason. Basically, that means they are taking advantage of your humanity through false presentation. Also, you enjoyed or enjoy eating meat, because you are omnivorous in nature. Animals enjoy meat too,and carnivores kill other animals to feed, and, if hungry enough, so will you. You torture more animals by being vegan, as hundreds of thousands of animals are killed by wheat harvesting tools.
The real problem here is waste. We should only kill the animals that we consume. Think about it
Dante
13 July 2010 at 6:42 pm
Dante you have clearly never visited a slaughterhouse in your life and, giving that, in this age of information technology, we all can access the net and document ourselves easily you ought to do that before passing this type of comments in any forum.
The reality is that animals are treated like inhanimated objects throughout the processes of “production” by an industry that place practicality and profit on top of their agendas.
Non human animals have a magnified capacity of perception for fear, anguish, pain and desperation as they cannot rationalize their condition, if compared with our own.
Only naturally carnivorous animals enjoy eating meat, we humans do it because we have been conditioned by habit and subsequently by taste, in fact our physiological features such as the dental and digestive apparatuses are not suitable to the task of processing any meat meal in a complete healthy manner. Once badly chewed the average meat based meal is ingested it remains rotting in our guts causing all kind of illness and chronic conditions.
Humans were born to eat fruit and seeds, progressed to the produce of land, degenerated to eating animal carcasses only due to their ability to muster fire and a cooked meal. Burning and eating dead animals cause cancer, that is way hospitals are full of people dying for it, that is also why the pharmaceutical corporations want you to continue thinking that eating meat is fine, they make money out of you ignorance.
Your last line on the vegan diet being responsible for torturing animals by their thousand is simply idiotic and it speaks for itself.
To be a vegan means to desire a more equal distribution of the natural riches of the land which is sufficiently generous to feed all living beings on this planet either they be humans or not.
There is no need to kill and to generate misery to any sensient living being, neither for feeding nor for clothing.
Here in Italy out of the 7 millions of people who have embraced the choice of vegetarianism, at least 700 thousand of them have become vegan in the last two decades, it is only a matter of time before you cadaver eaters will become a thing of a dark unsavoury past.
lupa anubis
31 January 2012 at 6:16 pm
go veg or fuck yourself!!
mino
2 August 2010 at 11:39 pm
glad I’m vegetarian…
mono
23 August 2010 at 8:40 pm
che schifo è sminuente.. e se questo ha vinto un premio sulla morte di animali indifesi spero almeno che abbia scatenato controlli a catena.. ma purtroppo non credo come al solito, no respect for the weak..
cmq tanta tristezza per il mondo in cui viviamo…
pru
4 September 2010 at 8:34 pm
Magari il mio vivere-veg mi assolvesse da tutta questa inutile sofferenza, ma non è abbastanza… l’umano è dis-umano !!!
Fiore-SanRemo
14 September 2010 at 10:45 pm
Horrible tragedy !
I cannot understand how somebody can eat other persons.Homo sapiens is ill species : ill herbivore-slaves who eat other persons-slaves ,just for making profit to ill meat-industry owners -slaveholders .
EPAR
4 October 2010 at 11:35 pm
[…] https://bfox.wordpress.com/2010/02/12/tommaso-ausili-slaughterhouse-world-press-photo-2010/ […]
Premier prix du concours Sony « Le blog de Pieter
5 October 2010 at 2:28 pm
I have been eating meat for 33 years. I have been a vegetarian/vegan for almost a year now, and I can only recommend YOU to try it ! Please stop the organized torture and killing of animals.
Kasper Hansen
11 October 2010 at 9:26 am
Io sono onnivoro e ritengo che sia nella natura umana mangiare carne, quindi non ci vedo nulla di male nel farlo; poi sono conscio del fatto che questo comporta la sofferenza e la morte di altri esseri viventi e mi spiace.
C’è chi dice che noi abbiamo la ragione e che dovremmo usarla per evitare tutto questo, io invece credo che dovremmo utilizzarla per evitare il più possibile la sofferenza agli animali, che non è nella morte in sè, ma nelle atrocità che devono subire prima di questa, e per ridurre al minimo la mattanza.
Per questo bisognerebbe evitare il consumo eccessivo ma soprattutto ogni forma di spreco, x non rendere la morte di un essere senziente una qualcosa di davvero inutile.
Detto questo rispetto la scelta dei vegetariani e il loro pensiero, un po’ meno quelli che, al contrario, ironizzano sulla morte di questi animali senza soffermarsi un attimo a pensare.
Per qunto riguarda le foto in senso stretto, le trovo belle, anche se alcune le ritengo un po’ troppo “artefatte”. Saluti a tutti.
Fanta
Fanta
7 November 2010 at 4:03 pm
Cosa vuol dire “mangiare carne è nella natura umana”?
Vuoi dire che è naturale mangiare carne? E se una cosa è naturale vuol dire che la dobbiamo fare per forza? Io non credo proprio. Nella vita quotidiana facciamo tante cose innaturali (prendiamo l’aereo, guidiamo la macchina, ci confrontiamo con un pc…) e nessuno si lamenta. E ci sono tante altre cose naturali che non ci piacciono, come i terremoti e le alluvioni.
Io non penso che la questione sia naturale sì naturale no; la questione è: abbiamo il bisogno di incutere così tanta sofferenza agli altri animali per vivere? La risposta è univoca: no. Lo dimostrano i milioni di vegetariani sparsi per il mondo.
Cercare una bella morte non serve a nulla, perché non esiste la bella morte: esiste solo la prevaricazione del più forte (l’uomo) sul più debole (l’animale).
E questo è profondamente ingiusto.
Marcello
7 November 2010 at 5:48 pm
Danke sehr an den Autor.
Gruss Eike
Sat Anlage
1 December 2010 at 12:06 pm
You italians are fucking crazy. Leave the animals alone. Until we stop slaughtering for taste, we are all savages. These pictures are oppressive to an extreme. The two biggest cancers in our society are apathy and indifference. So, go vegan. Spare life…because if you don’t guarantee it’ll come back around to bite you in the ass. And I’ll be laughing. You reep what you sow.
wouldntyouliketoknow
5 December 2010 at 11:35 pm
[…] nessuno ad inorridire e si è quindi liberi, di aprire i seguenti link, o di non farlo : https://bfox.wordpress.com/2010/02/12/tommaso-ausili-slaughterhouse-world-press-photo-2010/#comment-6… ; http://www.mariogiacomelli.it/53_mattatoio.html ; Si tratta dei premi : Sony World […]
Il grido degli innocenti « Fiore – SanRemo
18 February 2011 at 5:11 am
Caro onnivoro ke difendi questi meccanismi della vita…ti vorrei vedere di fronte allo stupro di una persona a cui vuoi bene…questa tua bella teoria te la metteresti bene bene nel culo!
@wouldntyouliketoknow: i’m italian…i’m vegan! you’re Stupid!
Al Gek
9 March 2011 at 3:49 pm
Por esse motivos que não como mais carne!!!!!
Vanessa Freire
29 March 2011 at 6:39 pm
Grazie per questi foti…mi hanno fato laringraziarmi per habere lasciato la carne.
saluti a tutti!!!
caro
27 April 2011 at 2:47 am
[…] sein Verhältnis zum Fleischessen ein bisschen auf die Probe stellen möchte, dem empfehle ich diese Fotostrecke. Interessanterweise hat es der Urheber Tomaso Ausili aber abgelehnt, seine Bilder für […]
Entmenschlicht | Fingerkuppenweitspucken
21 May 2011 at 6:54 am
This photo exhibition converted me to vegetarianism 3 months ago and I won’t be looking back.
Richard Maciver
6 June 2011 at 3:07 pm
trovo queste foto leggermente ripulite, quello che sucede è peggio! altro che “vita che se ne và” di poetico c’è molto poco…..leggendo qualche commento non sono mai stata più contenta della mia vegeterianità!
Annarita Gargiulo
22 June 2011 at 10:13 pm
magnifique travail de dénonciation
Jully Delobeau
6 November 2011 at 10:51 pm
Ma andate a lavorare, solo i RICCHI VIZIATI si lamantano de mangiare bistecche. !
Salaman
15 November 2011 at 4:26 pm
Io sono vegana e attenta all ambiente, etica, morale, salute..tanti i motivi, ma fidati: essere vegani è più economico della carne!(per te, e infinitamente per il mondo) prova a fare il bilancio essendo veg per 30 giorni, ti accorgerai da solo del guadagno:) ti parlo da studentessa che lavoricchia e che sta attenta ad ogni singolo euro:)
Vegan Gale
21 December 2011 at 12:41 am
Volevo salutare tutti gli italiani veg, dire ai vegetariani che le medesime torture, anzi peggiori sono inflitte anche alle mucche da latte. Le torture delle galline ovaiole sono aberranti. Ogni singolo prodotto cosmetico detergente et simila, è testato su animali, con sevizie indescrivibili, in cui l’unica speranza è la morte il più in fretta possibile, purtroppo però non arriva molto velocemente perchè i periodi di osservazione sono lunghi..incessanti.
Non sentitevi migliori di chi mangia la carne, essere coerenti in questo mondo è molto difficile, impossibile anche per voi.
Avete fatto una scelta meravigliosa, frutto sicuramente di informazione e ragionamento, forse tanto cuore.
Continuate ad informarvi, progredite nella vostra scelta.
Vegan Gale
21 December 2011 at 12:48 am
Questo personaggio Tommaso Ausili ha spettacolarizzato e ridicolizzato gli animali e la loro sofferenza.
Nelle sue dichiarazioni ipocrite l’Ausili si fregia di una sensibilità umana verso lo sfruttamento delle creature che a milioni subiscono queste violenze orrende ogni giorno in maniera del tutto inautentica.
Egli rifiuta connessioni con coloro i quali, a titolo volontaristico, lavorano sul territorio per sensibilizzare le persone ad una azione di maggiore rispetto e considerazione dell’enorme carico di dolore che il nostro dominio impone agli ALTRI animali.
Ausili rifiuta il permesso di utilizzare le sue foto per una mostra che avrebbe riprodotto anche altri aspetti dei mattatoi, si arroga il diritto di scopiazzare qua e la i report prodotti dagli attivisti da anni e liberamente pubblicati sulla rete, ma se qualcuno intende poi usare la sua elaborazione di questa enorme banca di informazioni minaccia l’azione legale.
Tommaso Ausili è un artista qualunquista che altro non mira ma alla fama, della sofferenza che, dice, di aver testimoniato e compreso non gliene frega proprio niente.
lupa anubis
31 January 2012 at 8:35 am
Credo che Tommaso, in quanto autore e proprietario delle proprie fotografie, abbia tutto il diritto di decidere se e dove esporle.
Fra l’altro c’è una certa incoerenza nel momento in cui gli si chiede di poter usare le sue fotografie, presumo perchè ritenute valide, per poi sminuirle e ritenerle scopiazzate quando non si ottiene il permesso di esporle.
Fa bene a minacciare l’azione legale se dopo aver rifutato una collaborazione o un’autorizzazione, le persone insistono per fare di testa propria.
filippo
31 January 2012 at 8:49 am
Caro Filippo, ti ringrazio molto per quel che scrivi. Non credo ci sia molto da aggiungere. Ovviamente, le mie fotografie, come quello che ho scritto, hanno il valore che io ho inteso attribuirgli fuori da qualsiasi contesto estraneo. Se uno scritto viene interpolato con altri giudizi, quello scritto inevitabilmente cambia. Lo stesso capita per le foto qualora vengano affiancate ad altre foto o ad un testo di natura diversa. Ho dato il diritto di utilizzare il mio lavoro ad associazioni ben più serie e importanti di quella che ora mi accusa, come la Peta (http://www.peta.org/b/thepetafiles/archive/tags/Tommaso+Ausili/default.aspx) e Greenpeace (cartaceo la cui scansione sono pronto a fornire) senza chiedere in cambio nulla perché mi veniva assicurato che niente sarebbe stato aggiunto o tolto o modificato. Lo stesso avrei fatto in questa occasione, come avevo chiaramente scritto all’Associazione d’Idee Onlus. Ciò che penso sulla questione dei macelli, del consumo di carne eccetera non può essere qui riassunto. Certo è che non permetto a nessuno di ridicolizzare la complessità delle mie riflessioni in poche righe intrise di fanatismo. A presto,
Tommaso Ausili.
Tommaso Ausili
31 January 2012 at 12:26 pm
Tommaso, ti senti proprio un grande artista che compie complesse riflessioni eh?
Peccato che poi il risultato di queste riflessioni non abbia lasciato un tangibile segno in termini di capacità empatiche con chi soffre e sopratutto con coloro i quali vogliono cambiare lo stato delle cose.
Le persone come te godono delle sciagure altrui così magari, dalla relativa sicurezza delle proprie nicchiette, possono intellettuarizzarne i contorni e cercare di trarne vantaggi personali.
Che un qualunquista del tuo calibro si possa permettere di giudicare la “serietà” dell’associazionismo basato sull’opera volontaria delle persone è patetico.
Ma tu che ne sai ?
Greenpeace e Peta hanno bilanci milionari e garantiscono visibilità globale, queste sono le ragioni per cui permetti loro di utilizzare le tue opere, non mistificare le cose.
Non avresti MAI osato negare loro i diritti ad usare le tue opere indipendentemente da come lo avrebbero fatto.
Dovresti smetterla di navigare la rete e copiare i report degli attivisti, che motivati dalle idee si prendono spesso dei rischidavvero e mettono in discussione se stessi per realizzarli
Tu sfrutti e cavalchi l’emotività delle persone e non fai un servizio a nessuno, animali umani o meno.
lupa anubis
31 January 2012 at 5:19 pm
Filippo, la validita’ delle immagini dell’Ausili, come quella di qualunque altro fotografo, è attribuita loro dall’utilizzo che le persone che hanno a cuore la sorte dei più deboli nella società riescono a dare loro per far cessare queste mostruosità, questo è tanto per quel che mi riguarda.
Francamente di far arricchire un babbeo che fotografa la sofferenza altrui a me non me ne frega niente, tantomeno di glorificarne le qualità “artistiche” – nei mattatoi non c’e’ proprio niente di artistico e se qualcuno qui ce lo trovasse sarebbe uno psicopatico.
Il mio commento sulla scopiazzatura si riferisce ai testi che accompagnano le foto, e posso provare che il nostro Ausili ha copiato di sana pianta espressioni e descrizioni utilizzate da attivisti i quali, mossi da scopi assai ben nobili dei suoi, hanno visitato questi posti per denunciarne l’inammissibilità etica.
Secondo il tuo miope, ma capisco che probabilmente affermi cio’ che affermi perchè la pensi come l’Ausili, punto di vista questi attivisti dovrebbero a loro volta minacciare il Tommaso con azioni legali?
Mi fate semplicemente ridere, se non ci fosse da piangere, attaccati al vostro pezzettino di torta e a difendere l’indifendibile con la vostra indifferenza e inazione.
lupa anubis
31 January 2012 at 4:57 pm
La spettacolarizzazione fine a se stessa della violenza produce un effetto shock che scompare in fretta senza lasciare grandi tracce, un po’ come guardare un film horror. Per lasciare un segno ci vogliono contenuti ed azioni che esprimano un messaggio e una volontà precise.
Purpurea
1 February 2012 at 9:34 am
Thanks for helping out, excellent information. “Job dissatisfaction is the number one factor in whether you survive your first heart attack.” by Anthony Robbins.
Lucy
1 February 2012 at 9:55 am
Lucy, I don’t get it :-)
lupa anubis
1 February 2012 at 7:42 pm
Le immagini sono molto chiare e dirette. La seconda mi ha lasciato un segno più delle altre però. A me dà tutto il senso del “capire” dell’animale. Le altre, forse per il messaggio troppo diretto, le ho sfogliate più velocemente. Ognuno è libero di nutrirsi come meglio crede, ma la catena alimentare moderna ci sta portando ad un livello di distruzione dell’ecosistema che diventa sempre più importante attenzionare, e questo è sotto gli occhi di tutti. Enormi quantità di carne depositata negli scaffali dei supermercati finisce spesso buttata. Mi chiedo qual’è il senso e in che modo dovrebbe andare a nostro vantaggio? Meglio mangiarne meno e di buona qualità alleviando le sofferenze dell’animale, come facevano i nostri nonni, se proprio se non se ne può fare a meno. Complimenti al fotografo, perchè comunque ci vuole fegato per restare lì, sentire le urla e fotografare.
mara
21 March 2013 at 10:15 am