Archive for the ‘Telefilm’ Category
Californication, Vaginatown, Chloe Metz e i cavernicoli
“Fuck me like I am al-Qaida”
Proprio ieri sera ho rivisto “Rainmaker – L’uomo della pioggia” di zio Coppola su rete4 (film che merita un discorso a parte che, forse, prima o poi farò), il punto è che vedendo Kelly Riker (la biondina di cui si invaghisce Matt Damon) mi è tornata alla mente Chloe Metz, anche lei biondina, il personaggio interpretato da Meredith Monroe nel telefilm Californication (sono ben lontani i tempi in cui faceva la ragazzina isterica in Dawson’s Creek).
Fatto sta che Chloe Metz è una delle poche donne che mi fa venir voglia di essere un cavernicolo totale, munito di clava.
Purtroppo su YouTube hanno rimosso il video della parte più significativa di Vaginatown (la puntata di Californication in questione), quando Hank e Chloe parlano di al-Qaida.
Ve ne sono però altri due che possono dare un’idea del tipo di donna:
- http://www.youtube.com/watch?v=RnsO3cjbj0Q#t=1m45s (dal minuto 1:45 in poi)
- http://www.youtube.com/watch?v=cIcnnPle_c0
Aggiornamento:
E’ riapparso su YouTube un video dove è possibile vedere le qualità di Chloe:
http://www.youtube.com/watch?v=WyPYOiU3xA8#t=1m29s
The Shield, il gran finale
TVGuide.com: Perché chiamarsi fuori mentre lo spettacolo sta ancora facendo bene?
Shawn Ryan: La storia ha generato sensazioni che l’hanno consumata piano piano. FX ha provato a se stessa che può lanciare spettacoli veramente grandi come Rescue Me, Nip/Tuck, Dirt e The Riches, ma io voglio aiutarla a dimostrare che può anche finirli correttamente. L’unico modo in cui si può fare è quello di pianificarlo. Ad un certo punto arriva il momento in cui bisogna dire, “finiamo qui”. Penso che questo sia veramente importante.
(Fonte)

E così, dopo ben 7 stagioni, ho finito di vedere questa serie alle 2 di notte del 27 novembre 2008, appena erano pronti i sottotitoli del gruppo Itasa.
Ovviamente le 7 stagioni sono state intervallate da pause, più o meno lunghe, durante le quali venivo ammaliato da altre serie come Lost, Battlestar Galactica, Boston Legal, Dr. House, Californication, Dexter e The Big Bang Theory, solo per citare alcune delle più recenti.
Ho sempre notato però che, ad ogni ritorno a The Shield, erano sufficienti un paio di episodi per reimmergermi completamente nell’atmosfera marcia e sporca creata da Shawn Ryan e per convincermi che questa è la serie migliore che ho mai seguito, per coinvolgimento, per caratterizzazione dei protagonisti, per bravura degli sceneggiatori e degli attori, per aver evitato con scaltrezza clichè o deus ex-machina, soprattutto nel finale (che mi ha soddisfatto appieno, il che rappresenta una caratteristica rara quando si ha a che fare con lunghe serie di telefilm, ma anche di libri).
Ad una prima occhiata potrebbe sembrare una “tamarrata”, fatta con lo scopo di soddisfare l’ “istinto da gradasso” che caratterizza molte persone, in realtà è una lunga e triste storia, raccontata con estrema sensibilità, fatta da personaggi mai buoni o cattivi, ma sempre in balia degli eventi e delle proprie decisioni, direttamente o indirettamente, e di quelle altrui.
Sono tanti i momenti indimenticabili che questa serie mi ha offerto, per non fare torto a quei momenti che sicuramente dimenticherei di citare, parlo solo di quelli delle ultime 2 puntate, evitando spoiler.
- “My wife is not going to jail” (standing ovation per Walton Goggins);
- La scena nel bagno, che raccontata sembrerebbe viscida e imbarazzante, ma che in realtà è un momento romanticissimo;
- La capacità di Shawn Ryan di ribaltare l’opinione che lo spettatore ha di alcuni personaggi, magari dopo che per stagioni intere era rimasta invariata, con fatti-parole-sguardi plausibilissimi e che con estrema naturalezza fanno rivedere lo spettatore, con l’emotività che si può provare soltanto per qualcosa che ti coinvolge direttamente, o quasi;
- L’ultima telefonata fra Vic e Shane;
- Gli sguardi di Danny e Claudette;
- L’ultima visita di Vic al distretto di polizia di Farmington: una raffica di pugni nello stomaco della durata di 8 minuti;
- “You can go now”;
- Gli ultimi minuti dell’ultimo episodio, difficile pensare ad un finale migliore;
La sigla finale, sulle note di “Long time ago” dei Concrete Blonde:
Thread dove ho seguito l’uscita delle ultime puntate:
http://gaming.ngi.it/showthread.php?t=473922
Alcune delle scene migliori della serie reperibili sul tubo:
- Il finale dell’episodio pilota (occhio allo spoiler);
- Lo strike team che deruba un furgone della polizia, spacciandosi per una gang ispanica, per recuperare un arma che, una volta analizzata, li avrebbe messi nei guai;
- Lo strike team in azione;
- Il finale di Shane nell’ultima puntata (mega-spoiler);
Vic Mackey: [to the Strike Team] Hey, option one is: we take him alive. But feel free to consider option two.
Waiting for Lost
(Seguito di questo post)
Ho guardato dentro la canna di un fucile, e mi sono convinto. Ho creduto che il mio destino fosse di arrivare in questo posto. E poi qualcuno è morto, un ragazzo, perché è stato così stupido da credere che sapessi di che stavo parlando.. E la notte in cui è morto, per niente, io ero proprio qui sopra, tutto solo, a dare i pugni fino a ferirmi su quella.. stupida botola. A chiedere urlando al cielo cosa dovevo fare, e poi si è accesa una luce: ho creduto che fosse un segno. Ma quello non era un segno, probabilmente eri tu che andavi al bagno. (John Locke)
In attesa della quarta stagione, che dovrebbe uscire a Febbraio 2008, salvo il prolungarsi dello sciopero degli sceneggiatori hollywoodiani, mi \ vi intrattengo con un paio di file: il video che mostra gli sceneggiatori di Lost al lavoro e un’immagine.
–

Lost, il telefilm

Fino ad un mese fa pensavo che, essendo scampato per quasi 3 anni alla mania di Lost, ormai non fossi più a rischio contagio.
Mi sbagliavo.
Trovandomi in un periodo di carenza di telefilm da seguire, con Dr. House ancora in vacanza, The Shield in “anno sabbatico”, ecc… ho commesso l’errore di guardare la prima puntata di Lost :P
Conseguenze: quasi 50 episodi (ossia le prime due stagioni) di Lost visti nel giro di 20 giorni :(
Lost riesce a mantenere, per tutte le puntate che ho fin qui visto, un livello di regia e di sceneggiatura da far invidia a molti lungometraggi.
J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber, i creatori e sceneggiatori della serie, giocano molto sui colpi di scena e sugli indizi a fine puntata, che aprono varchi verso evoluzioni impreviste e geniali… e sebbene sia facile pensare che il trucchetto alla lunga stanchi, ciò non capita per oltre 50 episodi, merito dell’ottima caratterizzazione dei personaggi.
E pare quasi un caso, ma avrei seri dubbi in proposito, che i personaggi più “deboli” finiscano col lasciare la serie, morendo o finendo in secondo piano (per non dire terzo).
Ricordo che con X-files rimasi scottato quando scelsero di passare dalle puntate autoconclusive a quelle con un unico filo conduttore (il complotto governativo)… ma in questo caso è proprio questa la caratteristica vincente di Lost :)
Dopo aver recuperato il tempo perso, consultando forum e siti dedicati con commenti, curiosità e quant’altro, ho scoperto che proprio pochi giorni dopo (il 1 ottobre scorso) sarebbe iniziata la terza stagione.
Dall’iniziale goduria, però, sono passato alla delusione nel realizzare che mi dovrò accontentare di 2 episodi a settimana anzichè un’unica entusiasmante maratona della durata di 1-2 settimane.

Che dire… Lost si inserisce senza dubbio alcuna nel gruppetto dei miei (10-11) telefilm preferiti, che riassumo di seguito, giusto per riordinare un po’ le idee :D
In ordine casuale: Lost, The shield, E.R., Dr. House, Nip/tuck, X-files, Star trek, My name is Earl, Oz, Boston legal e The guardian.
Dimenticavo, tra le conseguenze del guardare Lost c’è il vizio di ascoltare in loop le seguenti due canzoni, che hanno una certa caratteristica/simmetria, che non sto a spiegare onde evitare spoiler puzzolenti:
Petula Clark – Downtown
Mama Cass Elliot – Make Your Own Kind Of Music
Nel caso abbiate già visto le prime due stagioni e l’inizio della terza, ecco qualche curiosità sulle canzone e il loro significato:
http://it.lostpedia.com/wiki/Downtown
http://it.lostpedia.com/wiki/Make_your_own_kind_of_music
