DO.VE. | contemporary dotted venue
Fra Gennaio e Maggio 2015, ho avuto l’onore e il piacere di collaborare, assieme all’associazione Sovraesposti di cui faccio parte, al progetto ideato dall’associazione Spazi Indecisi.
Con Renè Ruisi e Matteo Perini, mi sono occupato delle riprese video e fotografiche relative alle 8 performance svoltesi in altrettanti luoghi abbandonati. Gli 8 video realizzati andranno a comporre una grande mostra!
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IN LOCO | il museo diffuso dell’abbandono in Romagna
ITINERARIO 1: DO.VE. | contemporary dotted venue
14.15.16.17 | 22.23.24 maggio
ex Asilo Santarelli | Forlì
Via Caterina Sforza, 45
Dalle ore 18.30 alle ore 23.30
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Direzione artistica: Patrizia Giambi
Produzione video: Associazione Sovraesposti
Artisti:
Barbara Baroncini | Villa Muggia | Alice Cesari | Asilo Santarelli | Luca Freschi | Chiesa Santissimo Crocifisso di Scardavilla | Elena Hamerski | Villa Liberty | Matteo Lucca | Chiesa S. Andrea Petrignone | Maurizio Mercuri | Serre Pan Ochids | Stefano Ricci | Silos Distilleria Martini | Francesco Selvi | Cimitero Valdinoce
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DO.VE. è l’itinerario che lega arte contemporanea e spazi in abbandono. Acronimo di dotted venue, è un percorso per il quale otto giovani artisti, diretti da Patrizia Giambi, sono stati invitati a creare opere in altrettanti spazi abbandonati, dismessi o deantropizzati rimasti oggi a testimonianza di storia e cultura della Romagna.
L’arte contemporanea è stata il veicolo con cui investigare il potenziale estetico e la capacità narrativa di spazi come i silos dell’ex distilleria Martini e il convento di Scardavilla a Meldola, il cimitero di Valdinoce, Villa Muggia a Imola e altri edifici ancora, con il tentativo di riportarli nell’immaginario collettivo attraverso interventi unici elaborati in stretta connessione con il contesto.
Barbara Baroncini, Alice Cesari, Luca Freschi, Elena Hamerski, Matteo Lucca, Maurizio Mercuri, Stefano Ricci e Francesco Selvi hanno prodotto opere effimere, legate ai luoghi identificati dal percorso, che nelle giornate di apertura dell’ex Asilo Santarelli (dal 14 al 24 maggio 2015) saranno visibili grazie a video, installazioni e contenuti esclusivi che ne documentano la realizzazione e i concept.
Dopo la mostra forlivese, le opere saranno fruibili esclusivamente dal pubblico che si recherà appunto in loco seguendo l’itinerario, attraverso contenuti multimediali scaricabili tramite QR-code posti nelle vicinanze degli spazi stessi.
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Articoli sulla mostra:
- Repubblica.it – La seconda vita di fabbriche e chiese: a Forlì nasce il museo dell’abbandono
- Artribune.com – Senza sede e senza pareti. Nasce il Museo diffuso dell’abbandono
- Domusweb.it – Il museo dell’abbandono
- Arte.it – Nasce in Romagna il Museo dell’Abbandono
- Exibart.com – IN LOCO: DO.VE. Contemporary dotted venue
- Artapartofculture.net – In Loco: il museo diffuso dell’abbandono
- Forlitoday.it – Vecchie ville, silos dismessi e cimiteri sperduti: i “luoghi indecisi” diventano un itinerario
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L’Associazione Spazi Indecisi nasce dall’urgenza di reagire all’implacabile consumo di territorio per valorizzare gli spazi in abbandono, innescando processi di rigenerazione urbana leggera attraverso interventi che spaziano e ibridano i diversi linguaggi contemporanei. Questi dispositivi culturali trasformano i luoghi in abbandono in un campo di indagine e di ricerca per artisti, fotografi, architetti, urbanisti, paesaggisti e cittadini, mettendo in relazione passato, presente e futuro e producendo una riflessione contemporanea che solo le arti (nella loro accezione più ampia) possono generare.
L’Associazione Sovraesposti, costituitasi nel maggio 2013, è specializzata in comunicazione e produzione audiovisita. E’ composta da creativi provenienti dal mondo del video, della fotografia, del teatro, della musica, della grafica e della scrittura, che hanno in essere un legame con la città di Forlì.
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