Things They Left Behind
National September 11 Memorial, Manhattan, NYC
2012
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L’11 settembre 2011 Peter Hanson chiamò suo padre due volte mentre era sul volo 175:
8:52 a.m.
Oh, mio Dio! Hanno appena accoltellato un’assistente di volo. Penso che l’aereo sia stato dirottato.
9:00 a.m.
Si mette male, papa.
Un’assistente di volo è stata accoltellata.
Sembra che abbiano dei coltelli e una mazza.
Hanno detto di avere una bomba. Si mette molto male sull’aereo.
I passeggeri stanno vomitando e si sentono male. L’aereo fa dei movimenti strani.
Non penso ci sia il pilota ai comandi dell’aereo. Penso che stiamo scendendo.
Credo che vogliano andare a Chicago o altrove e schiantarsi contro un palazzo.
Non preoccuparti, papa.
Se accadrà, sarà molto rapido.
Mio Dio, mio Dio.
I dirottatori si schianteranno con l’aereo sulla torre sud del World Trade Center alle 9:03 a.m.
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La mattina dell’11 settembre 2001, 19 affiliati all’organizzazione terroristica di matrice islamica Al-Qaida dirottarono quattro voli civili commerciali. I dirottatori fecero intenzionalmente schiantare due degli aerei sulle torri 1 e 2 del World Trade Center di New York, causando poco dopo il collasso di entrambi i grattacieli e conseguenti gravi danni agli edifici vicini. Il terzo aereo di linea fu fatto schiantare dai dirottatori contro il Pentagono. Il quarto aereo, diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, si schiantò in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset (Pennsylvania), dopo che i passeggeri e i membri dell’equipaggio tentarono, senza riuscirci, di riprendere il controllo del velivolo.
Il NIST (National Institute of Standards and Technology) ha stimato che circa 17.400 civili erano presenti nel complesso del World Trade Center al momento degli attacchi. La gran parte delle persone al di sotto delle zone di impatto evacuò in sicurezza gli edifici, come pure 18 persone che si trovavano nella zona di impatto della torre meridionale. Al contrario, 1.366 delle vittime si trovavano nella zona di impatto o nei piani superiori della torre settentrionale; secondo il Rapporto della Commissione, centinaia furono le vittime causate dall’impatto, mentre le restanti rimasero intrappolate e morirono a seguito del collasso della torre. Quasi 600 persone furono invece uccise dall’impatto o morirono intrappolate ai piani superiori nella torre meridionale.
Almeno 200 persone saltarono dalle torri in fiamme e morirono, come raffigurato nella emblematica foto The Falling Man (“L’uomo che cade”), precipitando su strade e tetti degli edifici vicini, centinaia di metri più in basso.
Alcune persone che si trovavano nelle torri al di sopra dei punti di impatto salirono fino ai tetti degli edifici sperando di essere salvati dagli elicotteri, ma le porte di accesso ai tetti erano chiuse; inoltre, non vi era alcun piano di salvataggio con elicotteri.
Gli attacchi terroristici dell’11 settembre causarono circa 3.000 vittime. Nell’attacco alle torri gemelle morirono 2.752 persone, tra queste 343 vigili del fuoco e 60 poliziotti.
La ricostruzione del World Trade Center è al momento affidata all’architetto polacco-americano Daniel Libeskind e al suo Master Plan for the New World Trade Center. L’edificio di punta del New World Trade Center sarà la Freedom Tower, un edificio di 541 metri (cioè 1776 piedi, un riferimento simbolico alla data della Rivoluzione Americana e della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America). Le date previste per il completamento del nuovo complesso sono il 2013 o il 2015.
Oggi dove prima c’erano le torri sono state create due fontane quadrate (delle stesse dimensioni della base della torri). Esse sono un monumento in ricordo delle vittime di quel giorno, infatti sui lati delle fontane, su dei pannelli di bronzo sono incisi i nomi delle vittime, ricordati l’11/09/2011 con il decimo anniversario.
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