Sherlock Holmes
“Adesso abbiamo una chiara visione dell’ovvio”
Bello l’ultimo Sherlock Holmes, nell’interpretazione che ne dà Guy Ritchie.
A giudicare dai trailer visti alcuni mesi fa, non pensavo che sarei riuscito ad accettare la coolness che imperniava il personaggio.
Anche considerando che sono legato allo Sherlock Holmes di Conan Doyle (il classico), quello di Piramide di paura (il precursore del nerd impacciato), quello di Senza Indizio (dove di cool non c’è niente) e quello de La vita privata di Sherlock Holmes di Billy Wilder.
Influenzato da alcune antiche teorie, ho cercato segnali di omosessualità fra Holmes e Watson, che avrei anche trovato senza fatica… poi però il personaggio di Irene Adler (Rachel McAdams) fa passare in secondo piano il tutto.
L’inizio del film non mi ha facilitato l’accettazione, soprattutto la lotta a mani nude che richiama, nemmeno troppo velatamente, Snatch, e che ho trovato fuori luogo.
Molto curate la fotografia e le musiche, cosa che Guy Ritchie non trascura mai.
I dialoghi, soprattutto quelli fra Holmes e Watson, sono sfuggevoli: il classico film da vedere almeno un paio di volte prima di coglierne tutte le sfumature, i riferimenti, l’ironia e i dettagli.
Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes) e Jude Law (Dott. Watson) sono ottimi attori e lo confermano anche in questo film.
I loro personaggi mi hanno riportato alla mente quelli di Rosencrantz e Guildenstern sono morti, dove a duettare erano Gary Oldman e Tim Roth (quest’ultimo oggi interpreta una versione moderna di Sherlock Holmes nel telefilm Lie to me, che a sua volta si ispira al Dr. House, il telefilm che ha recuperato e reso di moda la figura di Sherlock Holmes: tutto genio, arroganza, incapacità di relazionarsi e con profondi problemi personali).
La Londra vittoriana dell’800 continua ad essere una delle ambientazioni più suggestive e interessanti, per me.
Nel complesso un ottimo film di intrattenimento, curato in ogni aspetto.
Piccola curiosità, il giovane Sherlock Holmes (Nicholas Rowe) di Piramide di paura ha lavorato con Guy Ritchie nel 1998 in Lock & Stock.



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