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Mario Giacomelli. La mia vita intera

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Il mio ultimo acquisto: “Mario Giacomelli. La mia vita intera“, a cura di Simona Guerra

"Mario Giacomelli. La mia vita intera" a cura di Simona Guerra

"Mario Giacomelli. La mia vita intera" a cura di Simona Guerra

La vita di Mario Giacomelli è stata quella di un uomo speciale, ma di un uomo, prima ancora di essere quella di un celebre fotografo conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Un uomo con le stesse paure di milioni di altri uomini, con le stesse domande senza risposte; una persona che nella vita ha affrontato nascite e morti, e che ha avuto gli stessi problemi di tutti i giorni di chiunque altro. Un’esistenza sensibile, che ha scelto la strada della fotografia e della poesia, con le quali egli ha condiviso la sua vita in modo semplice -non facile – puntando al cuore delle cose, alla sostanza; un uomo che ha evitato il superfluo, che è uscito dalla “folla” con le sue immagini apprezzate in tutto il mondo, che ha sempre preferito, alle pubbliche relazioni e alla vita dei grandi centri d’arte del mondo, la pace della sua piccola città e il profilo dolce delle sue colline, che non ha mai smesso, fino alla fine, di fotografare.

Mario Giacomelli (Senigallia, 1º agosto 1925 – Senigallia, 25 novembre 2000) è stato un tipografo, fotografo, poeta pittore italiano.

Giacomelli lavorò per tutta la vita nella “Tipografia Marchigiana” e si dedicò alla fotografia (e in gioventù anche alla pittura e alla poesia) soltanto nel tempo libero e tutti i giorni dopo cena, fotografando inizialmente i dintorni di Senigallia, dove visse, quindi stampando provini non a contatto. Dal provino, con una lente, individuava il punto interessante e lo andava ad ingrandire poi stampava un 30×40 cm. Le sue immagini sono molto importanti per tutta la storia della fotografia.Dopo il 1955, ma soprattutto dopo che il MOMA di New York acquistò la serie Scanno, nel 1963, acquisì grande fama in Italia e all’estero.

Nelle sue foto, sempre in bianco e nero, di cui curò personalmente la stampa fino a portare a galla i segni che lo interessano, la realtà viene trasfigurata in idee e sensazioni superando il dibattito allora in corso nella fotografia italiana tra formalisti e neorealisti.

Il segno che ottenne nelle sue stampe è molto forte, i neri sono molto carichi, il forte contrasto porta a galla i grafismi, la grana è evidente. Le sue foto rappresentano un mondo ugualmente diviso tra amore e sofferenza sia che si tratti di paesaggi che di lavori a sfondo sociale.

Fonte: Wikipedia

Written by filippo

13 luglio 2009 a 8:01 PM

Pubblicato su Fotografie, Libri

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