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Marcus du Sautoy e il disordine perfetto

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Marcus du Sautoy

Dalla foto non si direbbe, ma il tizio in questione è un matematico inglese, professore all’Università di Oxford e, da qualche tempo, è diventato anche uno dei maggiori divulgatori matematici.

Un annetto fa lessi il suo “L’enigma dei numeri primi. L’ipotesi di Riemann, l’ultimo grande mistero della matematica” ovvero un saggio molto interessante, alla portata di chi non ha fatto studi avanzati di matematica e apprezzabile anche dai più esperti per via della completezza storica e molti aneddoti disseminati qua e là.

Nel libro, oltre ovviamente a Riemann, si parla di altri geni quali Pierre de Fermat, Eulero, Carl Friedrich Gauss, Kurt Gödel, G.H. Hardy, David Hilbert, J.E. Littlewood, Srinivasa Ramanujan, Enrico Bombieri, ecc.

“Il disordine perfetto” è il suo ultimo libro divulgativo, uscito nel 2007 in Italia, e che probabilmente non tarderò a procurarmi ;)

Nel Settembre 2007 ha rilasciato una intervista a Wikinews (il link a fondo pagina), della quale voglio riportare qualche passaggio:


Come matematico non si è dedicato solo alla ricerca, ma anche alla divulgazione. Perché?

Credo che essere scienziato non è solo fare scoperte ma anche renderle note. Secondo me non si può veramente dire che una scoperta esiste fino a quando non è stata comunicata ad altre persone. Così, ad esempio in questa conferenza vogliamo comunicare tra pari, ma credo che ci si possa rivolgere a un pubblico molto più ampio. Ma c’è anche un’altra cosa, io sono diventato un matematico perché la generazione precedente alla mia ha fatto lo sforzo di interessare alla matematica il pubblico generale, e ho pensato che avrei voluto fare la stessa cosa quando sarei cresciuto, quindi la mia speranza è che la mia divulgazione incoraggi la prossima generazione di matematici ma anche che incoraggi i politici a riconoscere che la matematica è una parte importante della nostra società e ha bisogno di fondi.

Come si spiega il successo del suo libro L’enigma dei numeri primi?
Beh, credo che le persone amino le storie, e ho cercato di scrivere quel libro come un’indagine su un omicidio. Credo davvero che risolvere un problema matematico sia un po’ come scoprire chi è l’assassino. Ho tentato di tenere la linea narrativa molto forte in questo libro, così che le persone lo leggano come un romanzo, e in effetti molte persone hanno detto che lo hanno letto in quel modo. Alla fine in realtà non scopri chi è l’assassino, perché è un problema aperto. In un romanzo è importante una buona struttura narrativa, che era fornita dalla matematica, ma per me è importante far vivere quelli che hanno fatto la matematica. Anche se le persone non capiscono la matematica si di divertono comunque con le storie delle persone, i periodi di cui si parla e possono seguire il percorso della narrativa matematica anche se non comprendono i dettagli. Credo che sia per questo che ha avuto successo.

Conosce Wikipedia? Cosa ne pensa?
La mia impressione è che la scienza in Wikipedia abbia uno standard incredibilmente alto. Credo che ci siano scienziati di diversi livelli – anziani e giovani – che usano del tempo per scrivere cose su Wikipedia. All’inizio c’erano molti dubbi su quanto potesse essere accurato qualcosa creato dal pubblico per il pubblico. Ma credo che sia nei fatti che la matematica e la scienza hanno uno standard incredibilmente alto. Credo sia uno strumento di grande valore perché le persone possano esplorare le idee matematiche. Quando ricevo domande da lettori (generali) su qualcosa di un po’ più tecnico, ad esempio sui numeri primi, li indirizzo per altri dettagli o su Wikipedia o su un altro buon sito che ha ottimo materiale matematico, cioè Wolfram Creative Mathematica, è un ottima risorsa enciclopedica per la matematica. È leggermente più tecnico di Wikipedia. Credo che insieme facciano un ottimo servizio.

Qualche link:

Written by filippo

20 febbraio 2008 a 6:22 PM

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