Libri, qualche appunto personale
Non giova né si assimila il cibo vomitato subito dopo il pasto. […] Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne. […] Leggi sempre, perciò autori di valore riconosciuto e se di tanto in tanto ti viene in mente di passare ad altri, ritorna poi ai primi. Procurati ogni giorno un aiuto contro la povertà, contro la morte e, anche, contro le altre calamità; e quando avrai fatto passare tante cose, estrai un concetto da assimilare in quel giorno.
(Lucio Anneo Seneca)

Procurarmi, prima o poi, magari quando escono in edizione economica, tanto i libri da leggere non mi mancano, i seguenti libri:
- Richard Matheson, Io sono Helen Driscoll
- Joe R. Lansdale, Il carro magico
- Oliver W. Sacks, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello
- Haruki Murakami, La fine del mondo e il paese delle meraviglie
- Cormac McCarthy, La strada
- Javier Marias, Domani nella battaglia pensa a me
Senza fretta però, vedi mai che Seneca ne sapesse più di me.

Del resto la fotocopia è uno strumento di estrema utilità, ma molte volte costituisce anche un alibi intellettuale: cioè uno, uscendo dalla biblioteca con un fascio di fotocopie, ha la certezza che non potrà di solito mai leggerle tutte, non potrà neanche poi ritrovarle perché incominciano a confondersi tra di loro, ma ha la sensazione di essersi impadronito del contenuto di quei libri. Prima della xerociviltà costui si faceva lunghe schede a mano in queste enormi sale di consultazione e qualcosa gli rimaneva in testa. Con la nevrosi da fotocopia c’è il rischio che si perdano giornate in biblioteca a fotocopiare libri che poi non vengono letti.
(Umberto Eco)
Fino al tardo Ottocento […] era pratica comune per i giovani, e per i lettori impegnati vita natural durante, trascrivere lunghi discorsi politici, prediche, pagine di poesia e di prosa, voci di enciclopedie e capitoli di narrazioni storiche. Questo lavoro di copiatura aveva diversi scopi: il miglioramento del proprio stile, la tesaurizzazione voluta di esempi pronti di argomentazione o di persuasione, il rafforzamento di una memoria accurata (elemento cardinale). Soprattutto, la trascrizione comprende un coinvolgimento totale con il testo, una dinamica reciproca fra lettore e libro.
Questo coinvolgimento totale è la somma dei vari modi di risposta responsabile: marginalia, annotazione sistematica, correzione ed emendamenti filologici, trascrizione. Tutti insieme, essi generano una continuazione del libro che viene letto. La penna attiva del lettore verga «un libro in risposta».
(George Steiner)
Quello di Murakami e di Marias stanno già in edizione economica purtroppo :°
Magdalena
11 aprile 2008 at 11:24 am