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Recensione “Memory”, di Stephen King

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Stephen King

I ricordi sono dispettosi; se smetti di rincorrerli e ti giri dall’altra parte, spesso ritornano per conto proprio. È quello che sostiene Kamen. Io gli dico che non ho mai rincorso il ricordo del mio incidente. Certe cose, dico, è meglio dimenticarle.
Forse, ma nemmeno questo conta. Così dice Kamen.
Mi chiamo Edgar Freemantle. Ero un pezzo grosso nel settore edilizio. […]

In fondo al volume di “Blaze”, ho avuto la piacevole sorpresa di trovare “Memory”, un racconto di Stephen King, apparso per la prima volta sulla rivista “Tin House” (estate 2006, vol 7, n. 4). È il seme da cui è cresciuto il romanzo intitolato “Duma Key”, che verrà pubblicato nel 2008.

Il racconto si ispira in parte all’incidente che, il 14/09/1999, vide coinvolto l’autore americano durante una delle sue quotidiane camminate sulla Route 5 a Center Lovell, nel Maine.

Quell’episodio ha profondamente segnato l’autore, al punto da influenzarne diversi lavori, non ultimo “L’acchiappasogni” (romanzo a cui si dedicò nel periodo di convalescenza).

“Memory”, nella sua brevità, è riuscito a colpirmi positivamente; qui lo stile è King-recente al 100% (a differenza di “Blaze”, vedi post), con divagazioni sulla vita del protagonista che paiono interrompere la scorrevolezza del romanzo, mentre in realtà sono funzionali alla caratterizzazione del personaggio e a definire i “tormentoni” che lo seguiranno per tutta la storia (altro elemento a cui King ama ricorrere); il tutto è, inoltre, condito con la tipica leggera ironia capace di strappare sorrisi senza interrompere il ritmo della narrazione.

Written by filippo

4 novembre 2007 a 3:35 PM

Pubblicato su Libri, Stephen King

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